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Salernitana, tra mercato a rilento e zero trattative societarie: a Frosinone è già decisiva
Parlare di ultima spiaggia con un girone di ritorno ancora a disposizione sembrerebbe prematuro. Tuttavia la Salernitana va a Frosinone con la consapevolezza che una sconfitta pregiudicherebbe in modo importante il proseguo della stagione. In terra ciociara il trainer Colantuono (che ha rinnovato per un altro anno) dovrà fronteggiare la solita situazione d'emergenza: mancheranno, infatti, Sfait, Bronn, Maggiore, Tello e Verde, con il fantasista costretto ancora una volta a dare forfait a causa di un problema di natura muscolare. Sono stati aggregati al gruppo due calciatori della Primavera, oltre a Torregrossa e Adelaide che sono ben lontani dalla migliore condizione, ma che potrebbero essere presi in considerazione in corso d'opera in caso di necessità. Non stanno benissimo nemmeno Jaroszynsky e Amatucci, alle prese con un problema al ginocchio col quale sta convivendo per cause di forza maggiore: in organico, infatti, non ci sono alternative al mediano di proprietà della Fiorentina, uno dei pochissimi a garantire una media voto al di sopra della sufficienza.
Ma la mente di tutti è proiettata alla questione societaria. Sembra essersi raffreddata la pista Del Vecchio, imprenditore di spicco dell'azienda Luxottica e tra i più facoltosi d'Italia che aveva intrapreso un discorso con l'amministratore delegato Maurizio Milan e che addirittura avrebbe potuto investire come socio di maggioranza. Tuttavia alcune vicende extrasportive che coinvolgono la proprietà lo avrebbero spinto a fare un passo indietro, per buona pace di una tifoseria che già sognava in grande in vista del mercato di riparazione. Si era parlato con insistenza anche di Giovanni Lombardi, nel 2011 vicinissimo alla Salernitana e protagonista a Caserta in Lega Pro qualche tempo fa. Anche in questo caso, però, nulla di concreto: documentazione consultata per studiare bilanci e preventivare spese, una chiacchierata informale con i legali di Iervolino, la presenza all'Arechi in occasione della gara con la Juve Stabia e nulla di più. Assodato che non ci sono mai state trattative in fase avanzata per la cessione della società e che l'unico azionista ha deciso di non cedere, è assai probabile che Iervolino andrà avanti da solo almeno fino a giugno dando mandato ai suoi più stretti collaboratori di sondare il terreno con gruppi imprenditoriali forti. Per ora restano in sella sia Roberto Busso, come presidente, sia Gianni Petrucci come suo vice. Entrambi, però, da qualche settimana non seguono più le partite dal vivo.
Quanto al mercato, Petrachi ha ammesso di aver ricevuto già una serie di rifiuti. La ricapitalizzazione consentirà di superare l'ostacolo indice di liquidità e di acquistare senza l'obbligo di cedere contrariamente a quanto accadeva in estate. La Salernitana ha bisogno di un portiere (Fiorillo partirà, piace al SudTirol), di due difensori centrali, almeno due centrocampisti, un esterno sinistro e due attaccanti. Considerando che andranno via Kallon, Dalmonte, Maggiore, Sfait e forse Tello, Hrustic, Simy, Braaf e Velthuis, possiamo parlare di una mezza rivoluzione. Senza dimenticare che Bronn è in scadenza di contratto e ci sarebbe stata una chiacchierata con alcune società estere per valutare la cessione anticipata. Si vocifera anche di un sondaggio del Venezia nell'ambito di uno scambio con Altare, ma sono voci al momento non confermate. In entrata è caccia a una punta: Merola non dovrebbe muoversi da Pescara, per Lescano la richiesta è di un milione di euro, strada in salita per Brunori e Lapadula (che potrebbe andare a Palermo) e idea Moro del Sassuolo. Per la difesa il Verona ha proposto Ghilardi, a centrocampo sfumano sia Akpa Akpro, sia Andrè Anderson. Nel primo caso c'è stato l'inserimento decisivo del Monza, nel secondo no secco di Petrachi. Si tratta di due calciatori che hanno esordito in B proprio con Colantuono e che il tecnico avrebbe ritrovato volentieri.
Ma la mente di tutti è proiettata alla questione societaria. Sembra essersi raffreddata la pista Del Vecchio, imprenditore di spicco dell'azienda Luxottica e tra i più facoltosi d'Italia che aveva intrapreso un discorso con l'amministratore delegato Maurizio Milan e che addirittura avrebbe potuto investire come socio di maggioranza. Tuttavia alcune vicende extrasportive che coinvolgono la proprietà lo avrebbero spinto a fare un passo indietro, per buona pace di una tifoseria che già sognava in grande in vista del mercato di riparazione. Si era parlato con insistenza anche di Giovanni Lombardi, nel 2011 vicinissimo alla Salernitana e protagonista a Caserta in Lega Pro qualche tempo fa. Anche in questo caso, però, nulla di concreto: documentazione consultata per studiare bilanci e preventivare spese, una chiacchierata informale con i legali di Iervolino, la presenza all'Arechi in occasione della gara con la Juve Stabia e nulla di più. Assodato che non ci sono mai state trattative in fase avanzata per la cessione della società e che l'unico azionista ha deciso di non cedere, è assai probabile che Iervolino andrà avanti da solo almeno fino a giugno dando mandato ai suoi più stretti collaboratori di sondare il terreno con gruppi imprenditoriali forti. Per ora restano in sella sia Roberto Busso, come presidente, sia Gianni Petrucci come suo vice. Entrambi, però, da qualche settimana non seguono più le partite dal vivo.
Quanto al mercato, Petrachi ha ammesso di aver ricevuto già una serie di rifiuti. La ricapitalizzazione consentirà di superare l'ostacolo indice di liquidità e di acquistare senza l'obbligo di cedere contrariamente a quanto accadeva in estate. La Salernitana ha bisogno di un portiere (Fiorillo partirà, piace al SudTirol), di due difensori centrali, almeno due centrocampisti, un esterno sinistro e due attaccanti. Considerando che andranno via Kallon, Dalmonte, Maggiore, Sfait e forse Tello, Hrustic, Simy, Braaf e Velthuis, possiamo parlare di una mezza rivoluzione. Senza dimenticare che Bronn è in scadenza di contratto e ci sarebbe stata una chiacchierata con alcune società estere per valutare la cessione anticipata. Si vocifera anche di un sondaggio del Venezia nell'ambito di uno scambio con Altare, ma sono voci al momento non confermate. In entrata è caccia a una punta: Merola non dovrebbe muoversi da Pescara, per Lescano la richiesta è di un milione di euro, strada in salita per Brunori e Lapadula (che potrebbe andare a Palermo) e idea Moro del Sassuolo. Per la difesa il Verona ha proposto Ghilardi, a centrocampo sfumano sia Akpa Akpro, sia Andrè Anderson. Nel primo caso c'è stato l'inserimento decisivo del Monza, nel secondo no secco di Petrachi. Si tratta di due calciatori che hanno esordito in B proprio con Colantuono e che il tecnico avrebbe ritrovato volentieri.
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