Vittoria con merito contro la favorita dell'Europa League. Impensabile fino a tre mesi fa

Ormai, a differenza di quanto accadeva fino a una decina di anni fa, quando la Roma sente il profumo di Europa mette lo smoking, le scarpe eleganti, il capello curato e si presenta al Gran Gala con tutta l’eleganza possibile. L’eleganza del gol di Shomurodov, per esempio, che accarezza dolcemente il pallone o l’eleganza di un gol segnato da un terzino sinistro su assist del terzino della fascia opposta.

È incredibile non solo che la Roma abbia vinto (ma, forse, non tanto incredibile visto il momento della squadra giallorossa), ma ancor di più che possa recriminare per alcune occasioni clamorose fallite. Forse Marca, qualche giorno fa, aveva ragione quando aveva definito inarrestabile la squadra giallorossa dopo la vittoria contro il Como. Forse, all’esterno si ha una considerazione più oggettiva della Roma di quanto la si abbia all’interno del GRA, troppo scottati dopo l’infernale inizio di stagione.
Fatto sta che la Roma ha vinto, ha sprecato molto e ha meritato di vincere contro la favorita dell’Europa League, sospinta anche dalla possibilità di disputare la finale in casa.
Tra una settimana si ricomincia quasi da zero. Un gol di vantaggio, con uno stadio che sarà incandescente, significa poco, ma almeno si affronterà la gara consapevoli del fatto che la Roma se la giocherà, sta lì, ci sta con merito. È da anni che arriva quasi sempre in fondo alle coppe, qualsiasi sia l’allenatore. Non è un caso.