Castroman: "Gol nel derby? Ho ancora i brividi. La mia Lazio era come il City di oggi"
"Se chiudo gli occhi rivedo tutta la scena. Il destro da fuori, l’esultanza, l’abbraccio di una curva, il 2-2 sul tabellone. E il coro tutto mio, sulle note di Macho Man dei Village People. Era il 29 aprile 2001, ricordo anche la festa nel dopo partita, su una terrazza. I tifosi mi fecero vedere un video con tutti i gol del derby, fino al mio. Ho i brividi". Ha parlato così Lucas Castroman, intervistato da La Gazzetta dello Sport, riferendosi al gol segnato alla Roma nella stagione poi chiusa con lo scudetto giallorosso.
Sull'ex compagno di squadra Inzaghi: "Non avrei mai pensato di vederlo a questi livelli. Un giorno entrò nel parcheggio di Formello a cento all’ora e tamponò la Ferrari di Hernan Crespo, che nel frattempo stava uscendo. Quante risate". Opinione non banale quella su Stam: "Un orsacchiotto. Era alto, grosso e gentilissimo. Io non parlavo inglese, lui non spiccicava una parola di spagnolo. Comunicavano a gesti". Il più forte della squadra, però, era un altro: "Veron. Ma una Lazio così forte non si vedrà più. Eravamo il Manchester City di oggi".
Due parole, infine, sul suo addio alla Lazio avvenuto per via di Mancini: "Non è mai stato sincero. Nell’estate 2003 mi escluse dalla squadra, ma prima del turno preliminare di Champions contro il Benfica mi richiamò perché si era accorto di avere diversi infortunati. Quando mi chiese di giocare io gli tirai la maglietta in faccia. Pochi giorni dopo andai a Udine".