Uno dei pochi a salvarsi con Luis Enrique e quella doppietta inferta a Ranieri: Borini ritrova la Roma
La Roma è pronta per iniziare l’avventura nella Coppa Italia 2024/2025, arrivando al match contro la Sampdoria nel peggior modo possibile considerando gli appena 16 punti in altrettante partite di Serie A. Non se la passano meglio i blucerchiati che, in tal senso, vivono in cadetteria una situazione analoga ai giallorossi, trovandosi nei bassifondi della classifica e già con gli esoneri di Pirlo e Sottil alle spalle, con Semplici chiamato (come Ranieri) a risollevare le sorti di una squadra che sta affondando come il Titanic. La sfida sarà l’occasione per rivedere – se impiegato – sul prato dell’Olimpico un calciatore che conosce bene questo stadio perché è stata la sua casa per una stagione ormai più di dieci anni fa: stiamo parlando di Fabio Borini.
L’ARRIVO ALLA ROMA – Cresciuto nelle giovanili del Bologna, Borini è poi emigrato in Inghilterra al Chelsea nel 2007, disputando anche 4 partite in Premier League con i Blues. Nel mercato estivo 2011 approda al Parma che, nella stessa sessione, lo cede alla Roma in prestito oneroso (1,25 milioni di euro) con diritto di riscatto fissato a 7. Per i giallorossi è una stagione di transizione, la prima post era Sensi con la proprietà DiBenedetto e un rampante Luis Enrique come allenatore.
UNO DEI POCHI A SALVARSI – Una stagione nata male con la clamorosa eliminazione nel playoff di Europa League contro lo Slovan Bratislava e finita peggio con uno scialbo 7° posto finale che, all’epoca, significava mancata qualificazione nelle coppe europee. Nel mezzo, pochissimi alti e tantissimi bassi, come il doppio derby perso o le debacle contro Lecce e Atalanta. Nonostante la giovane età (all’epoca aveva 20 anni), Fabio Borini è stata una delle poche note liete di quell’annata. Il suo score recita 24 presenze con 9 reti in Serie A, più altre 2 apparizioni e 1 gol in Coppa Italia. Numeri di tutto rispetto per un calciatore alla prima esperienza nel massimo campionato italiano, tra l’altro in un contesto non proprio favorevole.
QUELLA DOPPIETTA A RANIERI – Tra i pochi picchi della Roma di Luis Enrique ricordiamo il 4-0 inferto all’Inter il 5 febbraio 2012. Una partita rinviata di un giorno per l’inedita e fitta nevicata caduta nella Capitale, con Borini assoluto protagonista con una doppietta a surclassare l’Inter ancora in fase di ricostruzione post Triplete. Curiosamente, l’allenatore della Beneamata di allora era proprio Claudio Ranieri, che successivamente guiderà la Sampdoria di cui Borini oggi veste la maglia.
LA CARRIERA DI BORINI – Dopo aver acquistato l’attaccante alle buste per 5,3 milioni di euro, la Roma decide di venderlo a titolo definitivo al Liverpool per 13,3 milioni di euro. La sua carriera, quindi, proseguirà tra Premier League (con passaggio anche al Sunderland) e un ritorno in Italia con Milan, Hellas Verona e Sampdoria, oltre a un’avventura con il Fatih Karagumruk dove raggiunge il record personale di 20 reti in campionato. Togliendo, però, la parentesi turca, i numeri dicono che la stagione con la Roma resti una delle migliori della sua carriera, a tal punto che gli valse anche la convocazione per Euro 2012, manifestazione persa in finale contro la Spagna per 4-0.
L'INTERVISTA AI NOSTRI MICROFONI - Prima di volare per Liverpool, Borini rilasciò un'intervista esclusiva ai nostri microfoni, facendo un bilancio della sua esperienza a Roma: "È stato bello, lo volevo davvero e i tifosi hanno sempre ricambiato volendomi bene. Ad esempio anche quando ero infortunato mi erano sempre vicini, poi anche durante i gol… Quando andavo in giro mi salutavano e mi chiedevano foto, sono sempre stato disponibile, non c'è mai stato un battibecco negativo nei miei confronti. Come città è una città fantastica, ha una grande storia dietro che nessuna altra città al mondo ha. Porterò con me il calore e la passione per quello che i tifosi amano di più, che è sicuramente la Roma, la maglia. Quello lo porterò sempre con me".