Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / roma / Primo piano
Normalità e consapevolezza per inseguire un obiettivo e non un sognoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 19:25Primo piano
di Gabriele Chiocchio
per Vocegiallorossa.it
fonte L'editoriale di Gabriele Chiocchio

Normalità e consapevolezza per inseguire un obiettivo e non un sogno

L’Olimpico in festa dopo una partita europea era stata la normalità degli ultimi anni: la parola non viene usata a caso, perché battere il Braga, questo Braga, con questa facilità dovrebbe essere una cosa normale, eppure il momento ci ha fatto avvicinare alla partita comunque con qualche dubbio, perché la Roma era (e probabilmente lo è) ancora convalescente e perché da queste parti, come ben si sa, ci vuole un attimo per cambiare il proprio umore in ambo le direzioni.

Claudio Ranieri è appunto, l’uomo della normalità, e, dopo un inizio con un calendario obiettivamente non sostenibile, sta riportando la Roma a fare cose normali, come prendersi tre punti con il Lecce dei 7 gol segnati e altri tre in casa contro un avversario piuttosto morbido come il Braga, disponendo di entrambe con quella che, a posteriori, è anche una certa autorevolezza, quella a cui i giallorossi ci avevano abituato giocando nelle competizioni UEFA del giovedì all’Olimpico. Da qui a dire, per esempio, che Saud Abdulhamid (un assist, un gol e un’espulsione procurata in due partite) possa essere il nuovo depositario della fascia destra della Roma ce ne passa davvero molto, ma una risalita non può che iniziare dai primi gradini e questi sono stati indubbiamente scalati con una sicurezza che, obiettivamente, non si vedeva da un po’ di tempo.

La Roma non vale l’undicesimo posto in classifica in Serie A e - la storia dice questo - neanche il dover fare ancora conti, sebbene con due partite ancora da giocare, per entrare nelle prime 24 di Europa League, ma alla consapevolezza di stare ancora in una situazione da evolvere si è affiancata quella che la situazione, appunto, può evolvere in senso positivo, senza dover inventarsi neanche chissà che cosa. Quello attuale resta uno scenario non accettabile per tutti i presupposti più volte citati in questa stagione, ma l’unico modo per cambiarlo è proseguire su questa strada: Como, Sampdoria e Parma magari non porteranno 6 punti e l’accesso ai quarti di Coppa Italia (anche se sarebbe il caso che lo facessero), ma oggi si arriva a queste sfide con uno spirito diverso, come quello che ha avuto lo Stadio Olimpico in questa serata d’Europa, con l’obiettivo - e non il sogno o l’idea - di poterne vivere ancora tante, come è stato normale nelle ultime stagioni.