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tmw / roma / Primo piano
Ranieri: "Pellegrini? Sono contento per lui. Saud è una freccia. I ragazzi devono darmi tutto, la strada è ancora lunga"
ieri alle 21:07Primo piano
di Benedetta Uccheddu
per Vocegiallorossa.it

Ranieri: "Pellegrini? Sono contento per lui. Saud è una freccia. I ragazzi devono darmi tutto, la strada è ancora lunga"

Claudio Ranieri ha parlato nel post partita di Roma-Braga. Queste le sue parole:

Ranieri a Sky.

Sulla prestazione della squadra.
«La prestazione è stata positiva anche se in alcune circostanze abbiamo portato troppo palla, però non si può volere tutto subito, i ragazzi hanno cercato la vittoria e soprattutto di far divertire il pubblico».

Su Pellegrini e Saud.
«È una freccia Saud, l'ho visto durante gli allenamenti e mi è sembrato un peccato non provarlo. Io lo ripeto, non ho potuto fare amichevoli, anche nelle partite precedenti, ero dubbioso sul suo utilizzo, pensavo a come potesse reagire e per fortuna della Roma ha reagito bene. Su Pellegrini: ha trovato il gol, durante gli allenamenti aveva iniziato a trovare la porta e sono contento per lui».

Come ha ricompattato il gruppo? C'è un segreto?
«Nessun segreto, io lo avevo detto ai ragazzi che non posso sbagliare niente e quindi devono darmi tutto e poi cercherò io di aiutarvi dalla panchina. Secondo me la cosa più importante è il dialogo, fargli ritrovare l'autostima, non possono aver scordato come si gioca a calcio e piano piano ci stiamo riuscendo. La strada è ancora lunga e noi puntiamo a migliorarci».

Su Koné.
«Si vedeva che era un giocatore forte. Sui margini di crescita, deve imparare a capire quando tenere il pallone e quando no, nel secondo tempo lo vedevo che correva, correva e correva e gliel'ho detto che deve muovere la palla in modo da far girare meglio la squadra».

Ranieri in conferenza stampa.

Sul mercato meglio prendere 2 giocatori di altissimo livello o costruire una rosa più profonda?
«Per me è importante fare bene in questo mese di dicembre, poi, eventualmente, ci penserò. Sto imparando a conoscere tutti i giocatori: alcuni, purtroppo, li sto utilizzando meno e mi dispiace, perché in questo momento, per come si stanno allenando, meriterebbero tutti di avere spazio. Però avranno la loro occasione, anche quelli che stanno giocando meno. Questa è la cosa più importante, perché se non conosci a fondo la tua rosa è inutile fare valutazioni o prendere decisioni. Certo che ci stiamo pensando, ma voglio dare a tutti una possibilità, perché c’è una grande differenza tra conoscere un giocatore come avversario, guardandolo in televisione, e lavorare con lui direttamente, confrontandomi, chiedendogli determinate cose e osservando se, al momento giusto, le mette in pratica. Per cui, in questo momento, sono in una fase di conoscenza della squadra».

In un mese ha fatto sparire i fischi, la squadra sorride e si diverte. Quanto c’è di suo? Si poteva segnare di più?
«Io dico sempre che tutto dipende da ciò che hai a disposizione. Ho ottimi giocatori, ma che avevano perso fiducia, autostima e tutto il resto. Sto cercando di restituire loro il piacere di giocare a calcio. L’ho detto fin dal primo giorno: voglio vedere in loro il bambino che giocava a calcio, quello che da piccolo sognava di calcare questi palcoscenici. Voglio quel bambino, quei ragazzi che si divertivano. Io mi divertivo giocando per strada o in un oratorio; loro, probabilmente, nei campi delle scuole di calcio. Perciò, quando ti diverti e lavori seriamente, questo è ciò che conta. Io ho fatto la mia parte, ma il merito è tutto loro. Non esiste posto in cui si possano fare grandi cose senza una buona materia prima. Però ho notato un po’ troppo il portare palla, e a me non piace quando un giocatore insiste troppo nel portare palla. Ci sono momenti in cui bisogna giocare a due tocchi, invece abbiamo sprecato tantissime energie, e questo non va bene».

Due giocatori: Pellegrini e Abdulhamid. 
«Per quanto riguarda Lorenzo, l’ho detto: lo vedevo più sereno durante gli allenamenti, notavo che quando tirava in porta, prendeva lo specchio e faceva gol, cosa che prima non gli riusciva. Ha bisogno di fiducia, di sentirsi nuovamente importante. Piano piano tornerà ad essere il Lorenzo che tutti conosciamo e amiamo. Per quanto riguarda Saud, osservandolo in allenamento mi metteva in difficoltà nelle scelte. Non avendo partite amichevoli a disposizione, mi sono trovato a pensare: “Lo metto o non lo metto?”. Considerando che si giocava contro squadre come il Napoli o il Tottenham, anche inserirlo a gara in corso poteva comportare dei rischi. Tuttavia, durante gli allenamenti vedevo quanto spingeva e quanto si impegnava. Ho iniziato a insistere anche con i suoi compagni, dicendo: “Guardate quanto è veloce, diamogli la palla al momento giusto, vedrete che quando sprinta, va via”. Stasera lo abbiamo conosciuto meglio. Naturalmente è un ragazzo che va ancora migliorato, perché a volte è un po’ troppo istintivo. Deve imparare a temporeggiare in alcune situazioni, ma è un ragazzo intelligente e abbiamo un buon profilo su cui lavorare».

Qual è il prossimo obiettivo?
«Io ho detto che aspettiamo il mese di dicembre e vediamo cosa ci riserva. Non sono contento solo per due partite che sono andate bene. Abbiamo tanto da lavorare e molto da migliorare. Il Braga ci ha creato delle difficoltà, e lo avete visto anche quando eravamo in superiorità numerica: all’ultimo minuto abbiamo subito un contropiede 5 contro 4. Come è possibile subire un contropiede del genere all’ultimo minuto? Non è accettabile. Sono contento che il pubblico si sia divertito, perché quando pagano il biglietto, soffrono, e prendono tutto il freddo che hanno preso questa sera, i ragazzi devono fare uno sforzo in più proprio per loro. Però, io non sono soddisfatto e sono curioso di vedere come passeremo questo mese di dicembre. Lo abbiamo iniziato discretamente bene, ma, come ho detto in conferenza stampa ieri, abbiamo appena tracciato un piccolo sentiero di campagna. Da qui all’autostrada ce ne vuole ancora».

È obiettivamente difficile pensare a una Roma da vertice in campionato, le coppe possono essere i veri obiettivi della stagione?
«Non so quali saranno i nostri obiettivi, andiamo avanti così. Abbiamo fatto due vittorie, ma dobbiamo continuare, mantenere un profilo basso, restare con i piedi per terra, senza fare voli pindarici. Vedremo alla fine di dicembre cosa saremo riusciti a fare. Ci saranno ancora delle belle partite, la Coppa Italia in mezzo, tante tante gare, e alla fine di dicembre capiremo a che punto siamo arrivati».

Claudio Ranieri ai canali ufficiali del club.

"Come ho detto in conferenza,  è una piccola strada, un viottolo di campagna. Vediamo che succede alla fine di dicembre e possiamo stilare un primo bilancio, perlomeno da quando sono arrivato io. Per il momento due perse, una pareggiata e due vinte. Abbiamo fatto una buona gara, abbiamo tirato tanto in porta, abbiamo sbagliato alcuni gol, la differenza gol era importante stasera, però va bene, non si può ottenere tutto e subito, piano piano riusciremo a fare delle buone cose, io ne sono convinto".

Quando nasce Saud e se è contento di Pellegrini? 
"Sono super contento di Lorenzo, aveva bisogno di questo gol davanti al suo pubblico e gli faccio i complimenti perché ha fatto veramente una gara stupenda finché ne ha avute. Saud, vedendolo in allenamento, erano partite che lo volevo mettere dentro,ma non sapevo mai come mi potesse reagire non avendo amichevoli, io credo che neanche i compagni sapevano di quanta velocità questo ragazzo è molto disciplinato e sarà una bella sorpresa per la Roma".