
And the Oscar goes to... la famiglia Friedkin: 5 statuette per i proprietari della Roma
A Roma hanno già sollevato un trofeo, spezzando un digiuno lungo 14 anni. Ma se nel calcio la vittoria non è una certezza, nel mondo del cinema i Friedkin sono più avvezzi ai trionfi. Nella notte di domenica, a Los Angeles, hanno potuto alzare i calici per celebrare un successo straordinario: il film Anora, prodotto da Neon—uno dei marchi che fanno capo al gruppo di proprietà della famiglia—ha dominato la serata degli Oscar, portandosi a casa cinque statuette su sei candidature. Tra i riconoscimenti, quelli per miglior film, miglior regia e miglior attrice protagonista, con Mikey Madison che ha sorpreso tutti battendo la favorita Demi Moore. Diretto da Sean Baker, il film—premiato anche per miglior sceneggiatura originale e miglior montaggio—racconta la storia di una giovane spogliarellista di Brooklyn che sposa il figlio di un oligarca russo, scatenando l’opposizione della potente famiglia di lui, pronta a tutto pur di cancellare quell’unione.
Sui social, il Friedkin Group ha espresso il proprio entusiasmo per il risultato ottenuto da Anora, aggiungendo questo trionfo alla Palma d’Oro conquistata a Cannes. "Complimenti ai vincitori degli Oscar di quest’anno e all’incredibile squadra dietro Anora – si legge nel post pubblicato su Instagram – per aver ottenuto i premi per miglior film, miglior regia, miglior attrice protagonista, miglior sceneggiatura originale e miglior montaggio. Come parte della famiglia di marchi Friedkin, Neon continua a promuovere un cinema innovativo e siamo onorati di celebrare questo risultato. Il vostro talento e la vostra passione hanno alzato l’asticella per il futuro".
La soddisfazione è ancora più grande se si considera che il film non è un kolossal dal budget milionario, ma un progetto indipendente, con volti poco noti e un regista, 53enne, che ha scritto, co-prodotto e montato l’intero lungometraggio. Una dimostrazione che, nel cinema come nel calcio, il denaro non è sempre la chiave del successo. Lo riporta Il Corriere dello Sport.
Sui social, il Friedkin Group ha espresso il proprio entusiasmo per il risultato ottenuto da Anora, aggiungendo questo trionfo alla Palma d’Oro conquistata a Cannes. "Complimenti ai vincitori degli Oscar di quest’anno e all’incredibile squadra dietro Anora – si legge nel post pubblicato su Instagram – per aver ottenuto i premi per miglior film, miglior regia, miglior attrice protagonista, miglior sceneggiatura originale e miglior montaggio. Come parte della famiglia di marchi Friedkin, Neon continua a promuovere un cinema innovativo e siamo onorati di celebrare questo risultato. Il vostro talento e la vostra passione hanno alzato l’asticella per il futuro".
La soddisfazione è ancora più grande se si considera che il film non è un kolossal dal budget milionario, ma un progetto indipendente, con volti poco noti e un regista, 53enne, che ha scritto, co-prodotto e montato l’intero lungometraggio. Una dimostrazione che, nel cinema come nel calcio, il denaro non è sempre la chiave del successo. Lo riporta Il Corriere dello Sport.
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