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Lo stadio del Feyenoord fatale per le italiane. Solo la Roma è riuscita ad espugnarloTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
Oggi alle 14:53Serie A
di Daniel Uccellieri

Lo stadio del Feyenoord fatale per le italiane. Solo la Roma è riuscita ad espugnarlo

Lo Stadion Feyenoord, noto come De Kuip, è stato teatro di quattordici sfide con squadre italiane, ma solo la Roma è riuscita a espugnarlo. Dal Vicenza in Coppa d’Estate negli anni ’60 fino al Milan, caduto in questa stagione come il Bayern Monaco, nessun altro club italiano ha trovato gloria in questo stadio. L’unico precedente favorevole le italiane è il 2-1 della Roma nei sedicesimi di finale della Coppa Uefa 2014-15, un’impresa che l’Inter proverà a replicare. Domani, i nerazzurri si tufferanno nella bolgia del De Kuip, consapevoli delle difficoltà di giocare in un impianto che il suo nome stesso evoca: in olandese significa "la vasca", e immergersi in un ambiente così ostile rischia di trasformarsi in un naufragio. Con una struttura ellittica ispirata a Highbury e tribune su due livelli senza ostacoli alla visuale come allo Yankee Stadium, questo stadio è una vera e propria fortezza, resa ancora più temibile dalla passione infuocata dei tifosi del Feyenoord, tra i più caldi e intimidatori d’Europa.

La storia del De Kuip affonda le radici nel sogno visionario di Leen van Zandvliet, presidente del Feyenoord, che nel 1931 immaginò e disegnò lo stadio che avrebbe sostituito il piccolo Kromme Zandweg. All’epoca sembrava un progetto impossibile, tanto che un quotidiano locale, il 1° aprile 1932, ironizzò sul fatto che l’impianto avrebbe avuto persino un aeroporto. Eppure, nel 1936, il capitano del Feyenoord Puck van Heel posò la prima pietra, dando il via alla costruzione di quello che sarebbe diventato un simbolo di Rotterdam. Completato in soli dieci mesi, lo stadio necessitava ancora di accessi adeguati, così van Zandvliet invitò un migliaio di marinai e disoccupati a testarne la stabilità scuotendo gli spalti. L’inaugurazione avvenne nel 1937 con una sfida contro il Beerschot, dopo il rifiuto dell’Arsenal, davanti a 40mila spettatori entusiasti. Da allora, il De Kuip ha resistito a tutto: ai bombardamenti della Luftwaffe, che distrussero il centro di Rotterdam, ai progetti di demolizione per ricavarne acciaio bellico e persino all’erosione del suolo, in una città che per l’85% si trova sotto il livello del mare.


Oggi, il De Kuip è un impianto all’avanguardia, rinnovato nel 1994 per aumentarne la capienza e trasformarlo in un'arena vivibile ogni giorno, proprio come van Zandvliet aveva sognato. Con oltre 150 partite della nazionale olandese disputate qui e un record di 11 finali di coppe europee, è una delle sedi più prestigiose per il calcio internazionale. Tuttavia, è anche uno degli stadi più temuti: non solo per il tifo infernale, ma anche per episodi al limite del regolamento. Nel 2022, Maurizio Sarri denunciò il lancio di “buste di urina” dalle tribune contro la Lazio, mentre i tifosi avversari, soprattutto quelli dell’Ajax, vengono accolti con insulti e inviti a lavarsi per “togliere la puzza di Amsterdam”. I fuochi d’artificio illuminano il cielo, mentre la musica techno scuote lo stadio prima, durante e dopo le partite. Per l’Inter, affrontare il Feyenoord in un simile contesto non sarà solo una sfida sportiva, ma una vera battaglia dentro una delle arene più incandescenti del calcio europeo. Lo riporta Tuttosport.