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Roma, Nelsson: "Ultimi 3-4 giorni stressanti, ma sono felice. Ranieri una leggenda"
Prime parole da giocatore della Roma per Victor Nelsson, difensore danese ufficialmente giallorosso da ieri: "Mi sento alla grande, gli ultimi 3-4 giorni sono stati stressanti ma ora sono qui e non vedo l'ora di partire".
Ritrovi Angelino dopo il periodo comune al Galatasaray.
"Sì, ho giocato con lui a Istanbul, è un mio amico. È sempre bello ritrovare qualcuno che conosci bene quando arrivi in un nuovo club, lo incontrerà presto. È un amico".
Quali sono i tuoi obiettivi?
"È un grande club, l'obiettivo è semplice: vincere più partite possibili e competere per tutti i trofei".
È il momento di un definitivo salto di qualità?
"È un grande passo per la mia carriera, voglio crescere giocando nella Roma. Ho avuto questa opportunità e sono qui".
Trovi un allenatore molto esperto, cosa pensi di Ranieri?
"Lo conosco, è una leggenda nel mondo del calcio. Non vedo l'ora di lavorare con lui e con il suo staff, insieme ai miei nuovi compagni"
Come ti descriveresti?
"Sono un difensore bravo con la palla, forte nei duelli. E poi mi piace vincere".
Che effetto ti farà giocare all'Olimpico?
"È uno stadio molto conosciuto, giocare lì per la prima volta sarà speciale, con la mia nuova maglia. Ci ho già giocato un paio di anni fa, contro la Lazio, ma sarà speciale giocarci con la Roma".
Come mai il 24?
"Non c'è un vero motivo, l'ho indossato sia al Copenaghen che al Galatasaray. Niente di speciale".
In Italia il calcio è una specie di religione.
"Ne ho sentito parlare, per me è una cosa positiva. Dà peso alle vittorie, penso che sia una situazione simile a quella di Istanbul e ci sono abituato. A Roma devi vincere".
Come immagini la città di Roma?
"Ho sentito solo cose positive, c'era un mio amico che ha giocato qui (Rasmus Kristensen, ndr) e me ne ha parlato benissimo. Non sono mai stato qui, neanche in vacanza, ma ho sentito solo cose positive e non vedo l'ora di poterla esplorare".
Ci sono campioni come Hummels, Dybala, Paredes. Cosa significa giocare con loro?
"Sono grandissimi giocatori, che hanno vinto tanto in carriera. Spero che possano aiutare la squadra a vincere, personalmente è molto importante giocare al loro fianco. È una cosa buna per tutti".
Chi vuoi ringraziare per essere qui?
"Prima di tutto la famiglia Friedkin per l'opportunità che mi hanno dato. Poi ovviamente la mia famiglia, la mia fidanzata, il mister, il direttore sportivo".
Ritrovi Angelino dopo il periodo comune al Galatasaray.
"Sì, ho giocato con lui a Istanbul, è un mio amico. È sempre bello ritrovare qualcuno che conosci bene quando arrivi in un nuovo club, lo incontrerà presto. È un amico".
Quali sono i tuoi obiettivi?
"È un grande club, l'obiettivo è semplice: vincere più partite possibili e competere per tutti i trofei".
È il momento di un definitivo salto di qualità?
"È un grande passo per la mia carriera, voglio crescere giocando nella Roma. Ho avuto questa opportunità e sono qui".
Trovi un allenatore molto esperto, cosa pensi di Ranieri?
"Lo conosco, è una leggenda nel mondo del calcio. Non vedo l'ora di lavorare con lui e con il suo staff, insieme ai miei nuovi compagni"
Come ti descriveresti?
"Sono un difensore bravo con la palla, forte nei duelli. E poi mi piace vincere".
Che effetto ti farà giocare all'Olimpico?
"È uno stadio molto conosciuto, giocare lì per la prima volta sarà speciale, con la mia nuova maglia. Ci ho già giocato un paio di anni fa, contro la Lazio, ma sarà speciale giocarci con la Roma".
Come mai il 24?
"Non c'è un vero motivo, l'ho indossato sia al Copenaghen che al Galatasaray. Niente di speciale".
In Italia il calcio è una specie di religione.
"Ne ho sentito parlare, per me è una cosa positiva. Dà peso alle vittorie, penso che sia una situazione simile a quella di Istanbul e ci sono abituato. A Roma devi vincere".
Come immagini la città di Roma?
"Ho sentito solo cose positive, c'era un mio amico che ha giocato qui (Rasmus Kristensen, ndr) e me ne ha parlato benissimo. Non sono mai stato qui, neanche in vacanza, ma ho sentito solo cose positive e non vedo l'ora di poterla esplorare".
Ci sono campioni come Hummels, Dybala, Paredes. Cosa significa giocare con loro?
"Sono grandissimi giocatori, che hanno vinto tanto in carriera. Spero che possano aiutare la squadra a vincere, personalmente è molto importante giocare al loro fianco. È una cosa buna per tutti".
Chi vuoi ringraziare per essere qui?
"Prima di tutto la famiglia Friedkin per l'opportunità che mi hanno dato. Poi ovviamente la mia famiglia, la mia fidanzata, il mister, il direttore sportivo".
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