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De Paola: “Napoli, Conte sa come portare tutti i giocatori dalla sua parte”TUTTO mercato WEB
Oggi alle 06:40Serie A
di TMWRadio Redazione

De Paola: “Napoli, Conte sa come portare tutti i giocatori dalla sua parte”

tmwradio
Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Lorenzo Beccarisi
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Il Direttore Paolo De Paola è intervenuto durante L’Editorilale, in onda su Tmw Radio.

La Roma si aggiudica il derby vincendo 2-0 contro la Lazio. C’era bisogna di questo tipo di scossa?
“Il derby ci lascia una considerazione: in una stracittadina dev’esserci un’anima. La Lazio era favorita considerando il momento e la qualità, ma non ha una cultura intrinseca della città. La Roma invece con Pellegrini e Ranieri ha trasmesso un certo tipo di tradizione. Ad oggi c’è una spersonalizzazione di molte squadre, che non formano neanche un blocco quantomeno di giocatori italiani”.

Il segreto di Ranieri risiede nell’essere stato normalizzatore?
“Devo dirti che con l’appiattimento che c’è stato nel calcio possiamo dire che tutte le squadre giocano ormai allo stesso modo. Chi ha l’approccio migliore più o meno prende il sopravvento, perché il calcio si è omologato così negli ultimi due anni. In un calcio così la differenza la fa dunque la qualità, perché a parità di condizione è così che si vince. Ranieri si è affidato semplicemente a questo aspetto, schierando elementi come Hummels, Dybala, Pellegrini ecc”.

A Firenze invece il Napoli ha ribadito la propria forza, mentre la Fiorentina ha perso altri punti.
“La Fiorentina non sta attraversando un momento eccellente e spesso si fa prendere sul ritmo di gioco. Se aggredisce alta va benissimo, ma se viene aggredita come accaduto contro il Napoli c’è poco da fare. Il gioco di Conte del resto si traduce nei concetti di difendere attaccando e di avere l’ossessione della vittoria. Così è riuscito a portare tuitti i giocatori dalla sua parte. Sa dove possono migliorarsi tutti gli elementi e non tutti gli allenatori hanno questa qualità. Questo Napoli è meno bello di quello di Spalletti, ma sicuramente e più efficace”.


La Juventus dopo un’ora di buon livello contro il Milan si è lasciata recuperare in Supercoppa. C’è bisogno di cambiare in vista del mese di Gennaio?
“Innanzitutto ci tengo a fare una preghiera a Sandro Sabatini che sta un po’ perdendo la testa. Sembra diventata una questione personale attaccare Motta e difendere implicitamente Allegri. Queste sue verve critica si sarebbe dovuta sentire anche negli ultimi tre anni. La verità ora ci dice che Motta sta provando a costruire qualcosa. Si può criticare sul fatto che non ci stia riuscendo, ma precedentemente c’era un allenatore che si basava sul corto muso e che non ha mai costruito qualcosa in tre anni. Lo sforzo di voler cambiare le cose da parte di Motta e Giuntoli io lo apprezzerò sempre.
Detto ciò, attenzione caro Sabatini all’equilibrio di giudizio. Bisogna giudicare con criterio chiunque, che si tratti di Allegri, Motta o Giuntoli”.

L’Inter invece ha vinto l’altra semifinale contro un’Atalanta senza tanti titolari.
“L’articolo 48 comma 3 del regolamento dice che un allenatore deve mettere in campo la miglior formazione possibile. Gasperini ha affermato che ha voluto sperimentare con alcuni giocatori, ma bisogna dire le cose come stanno. L’Atalanta non ha voluto schierare alcuni giocatori perché ritiene altri obiettivi più importanti”.

Cosa c’è da aspettarsi questa sera dal derby in Supercoppa?
“Per il Milan indicare Conceicao come colui che ha capito tutto mi sembra strano, anche perché la prima parte della sfida con la Juventus non era stata certamente eccellente. C’è stata poi una reazione di orgoglio, con alcuni giocatori che hanno dato delle risposte che con Fonseca invece non si erano viste. Conceicao è un concreto e in passato ha raggiunto ottimi risultati con il Porto. Ora dovrà rimettere le cose appposto e ricercare un equilibrio”.

Secondo Rocchi il bilancio del girone d’andata è positivo dal punto di vista arbitrale. È realmente così?
“Sono molto deluso da Rocchi e dalla classe arbitrale. O si ridiscute tutto, incluso il protocollo, o non si va avanti. Bisogna anche criticare Marelli, che quando parla di Var che non può intervenire sbaglia. Il Var interviene a monitorare su tutto, poi può decidere se lasciare la decisione del campo, ma il Var interviene sempre”.