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Roma-Lazio: un derby che sfida ogni previsione e analisi
"Chissà che sarà di noi…Lo scopriremo solo vivendo". Al di là della base leggera e dolce di Lucio Battisti, le parole di questo brano un po' sembrano descrivere l’attesa di una città, pronta a vivere il 184° derby della Capitale, tra dubbi e incertezze. Domenica 5 gennaio, alle 20:45, l’Olimpico sarà il palcoscenico di una sfida che divide letteralmente la Capitale in due.
La Lazio di Baroni arriva a questa sfida con il vento in poppa. Quarta in classifica, con un piede nella zona Champions e con un gruppo solido e competitivo. La Roma di Ranieri, invece, è entrata da poco in una fase di rilancio, ma con una distanza dai vertici ancora significativa. Banale ma neanche troppo per chi è alle prime armi: il derby è sempre il derby, e nulla può prevedere l'intensità di un incontro che si gioca con il cuore, più che con la mente.
Claudio Ranieri, abituato a queste tempeste emotive, ha vissuto questo tipo di partita in ogni sua sfumatura, vincendo, perdendo, e risorgendo. Dall’altra parte, Marco Baroni, al suo debutto in una stracittadina di questa portata, dovrà trovare il giusto equilibrio tra la pressione della vittoria e il desiderio di non farsi sopraffare dalla storia che pesa su ogni angolo dell’Olimpico.
E se la Roma, con il suo ruolo da “underdog”, potesse davvero trarre vantaggio dalla libertà di chi non ha nulla da perdere?
E’ palese che non basteranno i 15 punti di distacco a separare le due squadre. La tensione, l’atmosfera unica, l’adrenalina che scorre nelle vene dei tifosi: sono questi gli ingredienti che fanno del derby della Capitale una gara diversa dalle altre, un match che non potrà riscrivere un inizio disastroso di stagione, ma che può cambiarne certamente umori e fiducia, sia della squadra che della tifoseria.
La Lazio di Baroni arriva a questa sfida con il vento in poppa. Quarta in classifica, con un piede nella zona Champions e con un gruppo solido e competitivo. La Roma di Ranieri, invece, è entrata da poco in una fase di rilancio, ma con una distanza dai vertici ancora significativa. Banale ma neanche troppo per chi è alle prime armi: il derby è sempre il derby, e nulla può prevedere l'intensità di un incontro che si gioca con il cuore, più che con la mente.
Claudio Ranieri, abituato a queste tempeste emotive, ha vissuto questo tipo di partita in ogni sua sfumatura, vincendo, perdendo, e risorgendo. Dall’altra parte, Marco Baroni, al suo debutto in una stracittadina di questa portata, dovrà trovare il giusto equilibrio tra la pressione della vittoria e il desiderio di non farsi sopraffare dalla storia che pesa su ogni angolo dell’Olimpico.
E se la Roma, con il suo ruolo da “underdog”, potesse davvero trarre vantaggio dalla libertà di chi non ha nulla da perdere?
E’ palese che non basteranno i 15 punti di distacco a separare le due squadre. La tensione, l’atmosfera unica, l’adrenalina che scorre nelle vene dei tifosi: sono questi gli ingredienti che fanno del derby della Capitale una gara diversa dalle altre, un match che non potrà riscrivere un inizio disastroso di stagione, ma che può cambiarne certamente umori e fiducia, sia della squadra che della tifoseria.
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