Ranieri oggi e domani, ma con altro ruolo. La Roma e il futuro in panchina: il sogno è a Madrid

Tre allenatori, ancora prima di arrivare a metà stagione. Le settimane hanno chiarito che in casa Roma, i problemi non nascevano certo da Daniele De Rossi. Il breve e non troppo fortunato interregno di Ivan Juric è franato non certo sulle qualità dell'allenatore croato, che infatti è subito ripartito dal Southampton, quanto sulle fragilità della squadra e del gruppo giallorosso.

Fiducia a Claudio Ranieri. Così, salutata la CEO Lina Souloukou e messo in secondo piano il direttore sportivo Florent Ghisolfi, i Friedkin sono ripartiti dall'allenatore testaccino. Che aveva annunciato il proprio ritiro con i club ed è ritornato sui propri passi soltanto per la chiamata della società di cui non ha mai nascosto d'essere tifoso. Impossibile dire di no, anche perché la prospettiva non è detto sia limitata alla - complicata - stagione in corso.

Le prime gare con Ranieri in panchina non hanno rimesso la Roma sulla rotta giusta: la zona rossa della classifica resta fin troppo vicina. A gennaio sarà rivoluzione, e lo stesso Ghisolfi potrebbe pagare alcune scelte. Si riparte da Ranieri, in tutti i sensi: al termine del campionato il tecnico capitolino potrebbe rimanere in società - pronta ad accogliere Marzio Perrelli come nuovo CEO - con un ruolo diverso, in dirigenza. Da capire, a quel punto, le scelte per quanto riguarda la panchina. Il grande sogno, mai nascosto, della tifoseria porta a Madrid, dove c'è Carlo Ancelotti. Che però sembrerebbe più aperto a un suggerimento: il figlio Davide è cresciuto sempre di più nella sua ombra, e forse è il momento di prendere il volo.