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Roma in crisi, Monchi: "Non parlo, non voglio fare caos. Rimpianti? No comment..."
Nel giorno di Aston Villa-Juventus, il direttore sportivo dei villans Monchi non ha voluto parlare della Roma, sua ex squadra che sta attraversando un momento di profonda crisi. "Della Roma posso solo parlare bene, non voglio fare caos. Rimpianti? No comment", ha dichiarato alla 'Gazzetta dello Sport' l'ex dirigente giallorosso.
Monchi s'è invece a lungo soffermato sulla sfida di questa sera: "La Juve è la Juve. Pian piano sta trovando la sua strada dopo l’arrivo di un allenatore con una idea diversa. É sempre di più la squadra di Thiago e adesso è molto più forte rispetto a due mesi fa. E poi ha bisogno di punti in Champions: sarà una partita molto difficile".
Monchi poi ha a lungo parlato di Unai Emery, suo allenatore: "Ha allenato club importanti e possiede una virtù quasi unica: ogni anno si evolve e migliora. L’Emery dell’Aston Villa è piú forte e completo di quello di Siviglia, quando abbiamo vinto tre volte di fila l’Europa League. Unai è tra i top 5 al mondo. Vincere la Champions League? Le favorite sono altre. Di impossibile non c’è nulla, ma per no ila vedo una cosa difficilissima. Vogliamo consolidare il progetto, avvicinando l’Aston Villa alle sei big inglesi: City, Liverpool, Arsenal, United, Tottenham e Chelsea".
Monchi s'è invece a lungo soffermato sulla sfida di questa sera: "La Juve è la Juve. Pian piano sta trovando la sua strada dopo l’arrivo di un allenatore con una idea diversa. É sempre di più la squadra di Thiago e adesso è molto più forte rispetto a due mesi fa. E poi ha bisogno di punti in Champions: sarà una partita molto difficile".
Monchi poi ha a lungo parlato di Unai Emery, suo allenatore: "Ha allenato club importanti e possiede una virtù quasi unica: ogni anno si evolve e migliora. L’Emery dell’Aston Villa è piú forte e completo di quello di Siviglia, quando abbiamo vinto tre volte di fila l’Europa League. Unai è tra i top 5 al mondo. Vincere la Champions League? Le favorite sono altre. Di impossibile non c’è nulla, ma per no ila vedo una cosa difficilissima. Vogliamo consolidare il progetto, avvicinando l’Aston Villa alle sei big inglesi: City, Liverpool, Arsenal, United, Tottenham e Chelsea".
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