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L'ultima spiaggia dell'ultima spiaggia dell'ultima spiaggia dell'ultima spiaggiaTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 09:15Serie A
di Andrea Losapio

L'ultima spiaggia dell'ultima spiaggia dell'ultima spiaggia dell'ultima spiaggia

Chissà se Dan Friedkin avrà pensato di non avere molto tempo per esonerare Ivan Juric. Perché tra la disfatta di Firenze e il nuovo appuntamento con il Torino passano "solo" quattro giorni, che sarebbero probabilmente abbastanza per salutare l'allenatore della Roma, se fosse questa l'indicazione. Forse il momento è talmente delicato che non si può cambiare in così poco tempo. Oppure che la speranza è quella di non dovere puntare subito all'esonero, anche se oramai la scelta è stata completamente sconfessata non tanto dal campo - più clemente a parte la tempesta di Firenze - ma da quello che sta succedendo collateralmente.

Juric dopo la cinquina ha avuto un sussulto d'orgoglio negli spogliatoi, così come Ghisolfi, dirigente ombra finché c'era Lina Souloukou - non rispondeva nemmeno al telefono - e ora quasi plenipotenziario, onnipresente. Come si cambia, alle volte, quando il vento è contro di te. In ogni caso resta da capire che la sfuriata del Franchi possa produrre qualche risultato oppure se sarà solamente un'ultima spiaggia, con il Torino.


Alla fine è sempre un'ultima spiaggia per Juric. Lo è stato sin dalla prima partita, contestato dalla piazza non tanto perché Juric, bensì perché erede di De Rossi. Lo è ogni settimana e, con queste modalità, prima o poi lo sarà davvero.