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Roma, Candela 'saluta' le dimissioni dell'a.d. Souloukou: "A mai più. Follia"
L'ex giallorosso Vincent Candela dà il suo addio alla CEO Lina Souloukou? Dopo le dimissioni di quest'ultima dalla sua carica nella Roma il francese ha infatti scritto fra le sue stories di Instagram: "A mai più! A buon intenditor...", con due cuori giallorossi a far capire il riferimento a quanto accaduto oggi. Il tutto capeggiato dalla scritta: "Follia". Chiaro dunque il riferimento alle vicende di casa capitolina.
Già nei giorni scorsi Candela non le aveva mandate a dire dopo l'esonero di Daniele De Rossi, dicendo a Il Messaggero: "Così non si costruisce niente. Follia. È un problema di fondamenta, è sempre così. Dipende sempre dal manico. Dopo quattro partite? Ormai non mi stupisco più di niente, tutto già accaduto. Non è un caso se qui non si vince da ventitré anni. Gli hanno appena fatto un contratto di tre anni, nell’ultimo campionato non è andato in Champions per una partita persa, per pochi punti. Ora ha sbagliato un paio di gare. Non si trattano così le persone".
E poi ancora, sul fatto che figura come Totti potessero risultare ingombranti, aveva aggiunto: "Questa cosa non la concepisco. Quante volte mi è capitato di giocare con calciatori più forti di me? Zidane, lo stesso Totti. Ho sempre provato piacere a confrontarmi con loro, non ho mai pensato che fossero ingombranti. Certi personaggi hanno un peso. Ma poi, con tutto il rispetto per Ghisolfi, aggiungo che forse sarebbe servito un direttore con più conoscenze del calcio italiano. Lui stava in Francia, magari certi meccanismi non li conosceva".
Già nei giorni scorsi Candela non le aveva mandate a dire dopo l'esonero di Daniele De Rossi, dicendo a Il Messaggero: "Così non si costruisce niente. Follia. È un problema di fondamenta, è sempre così. Dipende sempre dal manico. Dopo quattro partite? Ormai non mi stupisco più di niente, tutto già accaduto. Non è un caso se qui non si vince da ventitré anni. Gli hanno appena fatto un contratto di tre anni, nell’ultimo campionato non è andato in Champions per una partita persa, per pochi punti. Ora ha sbagliato un paio di gare. Non si trattano così le persone".
E poi ancora, sul fatto che figura come Totti potessero risultare ingombranti, aveva aggiunto: "Questa cosa non la concepisco. Quante volte mi è capitato di giocare con calciatori più forti di me? Zidane, lo stesso Totti. Ho sempre provato piacere a confrontarmi con loro, non ho mai pensato che fossero ingombranti. Certi personaggi hanno un peso. Ma poi, con tutto il rispetto per Ghisolfi, aggiungo che forse sarebbe servito un direttore con più conoscenze del calcio italiano. Lui stava in Francia, magari certi meccanismi non li conosceva".
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