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Alfredo Di Stefano, tra i migliori di tutti i tempi. La Roma lo bocciò perché vecchio
Nel 1953 la storia poteva cambiare in maniera indelebile. Perché Alfredo Di Stefano poteva finire alla Roma, invece a 27 anni venne giudicato troppo vecchio, lasciando il passo al Real Madrid e Barcellona, con i primi che hanno la meglio. Diventando leggenda, ancor più di quello che è stato in Sudamerica. Vince cinque Coppe Campioni, percependo 39 milioni di ingaggio e uno stipendio da 500 mila lire. Lo aveva pagato 150 milioni dal River Plate: nove Liga vinte grazie a lui, Santisteban, Zarraga, Santamaria, Kopa, Gento. Nel 1963, ad agosto, viene rapito dai catto-comunisti e rilasciato dopo due giorni e mezzo. Forse è il vero antenato di Johann Cruijff, almeno sul campo, ed è strano che sia diventato l'idolo del Real Madrid.
Alfredo Di Stefano nasce nel 1926, a Barracas, uno dei quartieri borghesi di Buenos Aires. La madre è argentina, di origini francesi e irlandesi, mentre il padre, anche lui Alfredo Di Stefano, è di Capri ma ha origine lombardo-sicule. Parte come esterno offensivo a destra, poi diventa centravanti - in questo assomiglia a Cristiano Ronaldo - e ha scritto la storia del Real Madrid. Non prima di lasciare il suo indelebile segnale al River Plate, club argentino, e al Millionarios, club colombiano che curiosamente riprende il nomignolo dei biancorossi. Per capire la portata di quel che è stato Alfredo Di Stefano nel calcio, basti pensare che vinse il "Super Pallone d'Oro", unica edizione del 1989 assegnata da France Football. Diego Maradona vinse quello alla carriera, Pelè il calciatore del secolo.
Muore il 7 luglio 2014, dopo un infarto che lo ha colpito nei pressi del Santiago Bernabeu, qualche giorno prima. Oggi Di Stefano compirebbe 98 anni.
Alfredo Di Stefano nasce nel 1926, a Barracas, uno dei quartieri borghesi di Buenos Aires. La madre è argentina, di origini francesi e irlandesi, mentre il padre, anche lui Alfredo Di Stefano, è di Capri ma ha origine lombardo-sicule. Parte come esterno offensivo a destra, poi diventa centravanti - in questo assomiglia a Cristiano Ronaldo - e ha scritto la storia del Real Madrid. Non prima di lasciare il suo indelebile segnale al River Plate, club argentino, e al Millionarios, club colombiano che curiosamente riprende il nomignolo dei biancorossi. Per capire la portata di quel che è stato Alfredo Di Stefano nel calcio, basti pensare che vinse il "Super Pallone d'Oro", unica edizione del 1989 assegnata da France Football. Diego Maradona vinse quello alla carriera, Pelè il calciatore del secolo.
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