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Milan, Thiaw: "Volevamo vincere l'Europa League. Poteva cambiare tutto con la Roma"
Malick Thiaw, difensore del Milan, ha rilasciato un'intervista a Eurosport: "Questa è stata una stagione dalla quale posso imparate. Penso di aver iniziato abbastanza bene nelle prime partite, poi ce ne sono state alcune in cui avrei potuto fare meglio ma anche queste sono servite per migliorarsi. Poi c'è stato l'infortunio. Dopo quello non è stato facile per me tornare, non conoscevo certe sensazioni, era la prima volta. Ora però mi sento bene. E penso che comunque per la squadra non sia stata una stagione così brutta, siamo arrivati secondi. Ovviamente le sconfitte con Roma e Inter sono state davvero dure... Ci si aspetta di più da un grande club come il Milan. Sicuramente nella prossima stagione dovremo fare meglio".
Dove poteva cambiare questa stagione?
"Non c'è stato un momento specifico, ma alcuni importanti... Tanti sono stati gli infortuni. Penso che la Roma sia stato un momento chiave, tutti ci hanno giudicato. Volevamo vincere l'Europa League, quindi se dovessi scegliere un momento unico direi la partita con la Roma".
Si ispira a qualche difensore?
"Sì, ero giovane e non sono riuscito a vederlo in campo ma dico Paolo Maldini. Mio padre mi parlava di lui e quando sono venuto ho potuto incontrarlo e parlare con lui".
Qual è l'avversario più duro incontrato in Italia?
"Penso che Lukaku sia davvero forte. Ma anche Lautaro Martinez...".
L'Italia è davvero così tattica?
"Sì, totalmente vero. Diverso dalla Bundes, ma non è così tattico come dicono: è molto veloce, per me, e ci sono tanti duelli, i dettagli più piccoli decidono le partite più velocemente che in altri campionati. Devi essere concentrato per tutti i 90 minuti: non si fanno tanti gol, se fai errori sei punito".
Che emozioni la prima a San Siro?
"Incredibile, ricordo come fosse ieri, c'era il derby... Non ho giocato, ero in panchina, ma penso non ci sia partita migliore. La mia famiglia non è stata qui, ancora".
Qualche altro giocatore con cui avrebbe voluto giocare?
"Dico Kevin Prince Boateng. Ogni tanto guardo qualche partita o qualche gol pazzesco che segnò, ricordo Arsenal e Barca... Vorrei assomigliare a lui!".
Ora arriva l'Europeo.
"L'Europeo in casa è il sogno di ogni ragazzo, non vedo l'ora che arrivi. Non interessiamoci al passato, sappiamo che dovremo fare meglio".
Dove poteva cambiare questa stagione?
"Non c'è stato un momento specifico, ma alcuni importanti... Tanti sono stati gli infortuni. Penso che la Roma sia stato un momento chiave, tutti ci hanno giudicato. Volevamo vincere l'Europa League, quindi se dovessi scegliere un momento unico direi la partita con la Roma".
Si ispira a qualche difensore?
"Sì, ero giovane e non sono riuscito a vederlo in campo ma dico Paolo Maldini. Mio padre mi parlava di lui e quando sono venuto ho potuto incontrarlo e parlare con lui".
Qual è l'avversario più duro incontrato in Italia?
"Penso che Lukaku sia davvero forte. Ma anche Lautaro Martinez...".
L'Italia è davvero così tattica?
"Sì, totalmente vero. Diverso dalla Bundes, ma non è così tattico come dicono: è molto veloce, per me, e ci sono tanti duelli, i dettagli più piccoli decidono le partite più velocemente che in altri campionati. Devi essere concentrato per tutti i 90 minuti: non si fanno tanti gol, se fai errori sei punito".
Che emozioni la prima a San Siro?
"Incredibile, ricordo come fosse ieri, c'era il derby... Non ho giocato, ero in panchina, ma penso non ci sia partita migliore. La mia famiglia non è stata qui, ancora".
Qualche altro giocatore con cui avrebbe voluto giocare?
"Dico Kevin Prince Boateng. Ogni tanto guardo qualche partita o qualche gol pazzesco che segnò, ricordo Arsenal e Barca... Vorrei assomigliare a lui!".
Ora arriva l'Europeo.
"L'Europeo in casa è il sogno di ogni ragazzo, non vedo l'ora che arrivi. Non interessiamoci al passato, sappiamo che dovremo fare meglio".
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