Venezia-Inter, le probabili formazioni: Thuram è recuperato, sarà preferito a Taremi
Le ultime dai campi e le probabili formazioni di Venezia-Inter (Domenica ore 15.00, arbitra Piccinini, diretta tv su DAZN):
Le ultime da Venezia
Si attendono notizie riguardo alle condizioni di Oristanio, uscito acciaccato dalla sfida contro l'Empoli. Oltre a Svoboda poi ancora assente Duncan, da valutare Doumbia e Crnigoj. Dato l'imminente passaggio allo Sparta Praga, da capire se Andersen sarà della sfida, mentre è probabile un'altra chiamata in prima squadra per il Primavera Chiesurin ed anche la prima convocazione del nuovo arrivato Condé. Per lo stesso motivo da valutare le convocazioni di Candela e Gytkjaer, anche loro in uscita. Davanti a Stankovic, confermato il trio formato da Altare, Idzes e Sverko in difesa, vicino a Nicolussi Caviglia come interni potrebbero essere proposti ancora Busio e l'adattato Ellertsson come interni, con quest'ultimo subito in ballottaggio con Condé (ad in una posizione più libera d'attaccare rispetto all'americano passando così dal 3-5-2 al 3-4-2-1). Sulle fasce Zampano e Carboni saranno verosimilmente ancora titolari. Vicino a Pohjanpalo, non dovesse farcela Oristanio toccherebbe probabilmente a Yeboah partire dal 1'. (da Venezia, Daniele Najjar)
Le ultime da Milano
Diverse assenze per Simone Inzaghi, chiamato a gestire una squadra rientrata acciaccata da Riyadh. Tornerà Pavard, ma il francese andrà in panchina. Bisseck rimarrà ai box per 15/20 giorni, a Venezia dovrebbero mancare anche Acerbi e Calhanoglu destinati a rientrare col Bologna: Correa invece resta in forte dubbio per la partita con i rossoblu. Darmian rileverà il posto del tedesco nella difesa a tre con De Vrij e Bastoni davanti a Sommer. Dumfries a destra, Dimarco favorito su Carlos Augusto a sinistra. In regia dovrebbe toccare ad Asllani, con Barella e Zielinski a completare il reparto: scelte obbligate, anche Frattesi e Mkhitaryan non sono al top. In attacco Thuram è recuperato e favorito su Taremi per fare coppia con Lautaro. (da Milano, Ivan Cardia)