
A Potenza domani parte il maxi processo Ilva, attese in città più di mille persone provenienti da Taranto
Comincerà domani, venerdì 21 marzo, alle ore 9.30, davanti al gup Francesco Valente, all'interno di tre aule del Palazzo di Giustizia di Potenza, appositamente attrezzate e videocollegate tra loro, l'udienza preliminare del maxi processo "Ambiente svenduto", sul presunto inquinamento dell'ex Ilva di Taranto. Il processo - che è stato trasferito a Potenza dopo l'annullamento pronunciato dalla Corte d'Assise d'Appello di Taranto (sezione distaccata di Lecce) della sentenza di primo grado con le 26 condanne inflitte a maggio 2021 - ripartirà da zero e vedrà coinvolti 23 imputati, tra i quali l'ex governatore pugliese Nichi Vendola e tre società, e tre responsabili civili: la Regione Puglia, la "Riva Forni elettrici spa" e la "Partecipazioni industriali spa in as".
Le persone offese sono 282, tra le quali i 258 proprietari di unità abitative e di altri edifici dell'area dell'ex Ilva, undici proprietari di allevamenti e un pescatore-mitilicoltore. Il Tribunale di Potenza ha disposto che le udienze si svolgano in tre aule del secondo piano, collegate in videoconferenza: l'aula "Pagano" sarà riservata a Gup, imputati, difensori e responsabili civili; nella "Ferrara" e nella "Coviello" andranno parti civili e persone offese. E sono stati predisposti anche due ingressi differenti al Palazzo di Giustizia, in via Nazario Sauro. Trattandosi di udienza camerale, il Presidente del Tribunale di Potenza, Rosario Baglioni, ha disposto il divieto di accesso a pubblico e giornalisti. Il Comune di Potenza, "per agevolare l'ordine e sicurezza pubblica", ha accolto la richiesta della Questura del capoluogo e ha messo a disposizione parcheggi auto nella zona della stazione di Potenza Centrale (a poche centinaia di metri dal Palazzo di Giustizia) con collegamento con navette gratuite. Previsto l'arrivo a Potenza di più di mille persone.







