Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / potenza / Primo Piano
A Salerno in zona Mariconda è stata intitolata una rotonda alla potentina Elisa Claps
ieri alle 11:15Primo Piano
di Redazione
per Tuttopotenza.com
fonte salernotoday.it

A Salerno in zona Mariconda è stata intitolata una rotonda alla potentina Elisa Claps

E' stata inaugurata stamattina, la rotatoria a Mariconda in memoria di Elisa Claps, voluta fortemente dallla vicesindaca di Salerno dottoressa Paky Memoli. Presente il Questore di Salerno con le forze dell'ordine, nonchè la signora Filomena Iemma, mamma di Elisa e di Gildo Claps, fratello della giovane. La cerimonia è stata scandita dall'esibizione del Coro Pop a Cappella del Conservatorio di Musica di Salerno “Giuseppe Martucci”, diretto dal maestro Alessandro Tino. Omaggio, dunque, alla studentessa che scomparve a Potenza, nel settembre del 1993: i suoi resti furono ritrovati nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità, 17 anni dopo. Poi la tragica scoperta: la giovane era stata uccisa lo stesso giorno della scomparsa. Per la sua morte, il Tribunale di Salerno ha condannato a 30 anni di carcere Danilo Restivo, attualmente detenuto in Inghilterra dove sta scontando la sua pena.

"Elisa è a Salerno perché questa città ha adottato Elisa. -ha detto la madre della giovane commemorata- Non posso dimenticare la dottoressa Rosa Volpe, l'avvocato Scarpetta con i figli Elio e Luca, e poi, ancora, Marco Gallo. Ho avuto tanta vicinanza da Salerno. Ho sempre lottato per trovare la verità, quella vera. E Salerno ha lavorato tanto per questo. La cosa più bella è che il sacrificio di mia figlia non è stato inutile. E' servito a salvare tante bambine, tante persone. Ci sono tante Elisa nel mondo che hanno bisogno di essere ritrovate. Io l'ho ritrovata. Ci sono mamme che ancora oggi non possono piangere sul loro corpo. Con la mia lotta sono riuscita ad avere i resti di mia figlia. Ci sono mamme che ancora chiedono di ritrovare i propri figli e questa è la cosa più atroce. Il dolore non si cancella e si supera. Ogni mamma lo sa".

 "Quel del 12 settembre 1993 - ha osservato la vicesindaca Paky Memoli - è stato commesso un omicidio atroce. Questa iniziativa nasce 14 anni fa, quando, il 17 dicembre 2011, in un convegno sui diritti umani, io incontrai la signora Claps e in un abbraccio con mia madre che oggi non c'è più, ho promesso ad entrambe che avremmo ricordato Elisa perché la città di Salerno ha dato giustizia alla famiglia Claps e soprattutto la pace".

Intanto, è stata inviata una lettera aperta del presidente dell’Associazione Salernitani Doc, Massimo Staglioli, rivolta al Sindaco Napoli ed all’intera cittadinanza salernitana per denunciare la mancata applicazione del regolamento che disciplina il settore della toponomastica del Comune di Salerno. "Oggi - scrive il presidente Staglioli - 8 marzo sarà ricordato come il giorno in cui Salerno ha di fatto certificato lo stretto rapporto che lega Salerno a quell’ atroce femminicidio della giovane studentessa lucana Elisa Claps. L’omaggio alla memoria della sfortunata Elisa Claps, è anche mortificante rimarcarlo, è doveroso, quale significativo gesto simbolico ed ulteriore fermo rifiuto a tutti i deplorevoli episodi che ancora oggi trovano larga diffusione nella nostra società. Però, le vicende in merito alla tematica toponomastica, chi ci segue lo sa, per la nostra associazione sono di primaria importanza e nel corso degli ultimi anni hanno seguito un filo conduttore molto preciso, che passa tra incontri con l’Amministrazione, promozione di sondaggi popolari, diversi articoli di quotidiani ed altrettanti post sui canali social, numerose richieste inviate, proposta di un piano di azione condiviso, ottenimento di alcuni risultati, grazie soprattutto alla diponibilità della Curia (vedi Piazza Don Enzo Quaglia) e tanto altro ancora. Ecco allora, la nostra posizione attuale".