D'Agostino Presidente Avellino: "Avrei dovuto esonerare Pazienza già dopo la sconfitta di Picerno"
Il presidente dell'Avellino, Angelo Antonio D'Agostino è stato ospite a Prima Tivvù, al format Contatto Sport, dove ha fatto il punto del momento in casa biancoverde, analizzando la cura Biancolino e tanti altri temi.
Queste le sue parole: "La cura Biancolino funziona, perché sta mettendo in evidenza le qualità dei singoli calciatori, per cui era stata costruita, quindi la squadra ha risposto sicuramente bene in questa prima fase. Stiamo facendo bene e speriamo di andare avanti così. Anche ieri sera, dopo la partita, sono passato a complimentarmi con i calciatori e ho detto loro che non dobbiamo montarci la testa, ma dobbiamo stare con i piedi a terra e vivere partita dopo partita con mister Biancolino, che io ringrazio perché ha accettato questa sfida non semplice. Ero sicuro che potevamo fare bene con lui, perché fa parte della famiglia Avellino da un po’ di anni e ha dimostrato di saper fare il suo lavoro con la Primavera, vincendo un campionato. Era la persona giusta e la prima squadra sembra giocare come la Primavera, un calcio offensivo. È un grande lavoratore, una persona molto silenziosa, e sono convinto che possa fare bene".
Su Biancolino: "Come detto, lo conosco da alcuni anni. Si è presentato con grande umiltà, mettendosi a disposizione come sempre. È corso di notte da noi, anche a mezzanotte, in un incontro per concordare con noi quel che c’era da fare, prima di formare la squadra attorno a lui. Scelta che sta ripagando, è bellissimo vedere giocare la squadra in questo modo, mettendo in evidenza caratteristiche e qualità dei calciatori. Significa che è stato fatto un buon lavoro in fase di costruzione della squadra, insieme ad uno staff che non c’è più, ma che ringrazio per il lavoro svolto. Credo che hanno fatto un buon lavoro ma poi è chiaro che il calcio è così: possiamo essere belli, ma se non arrivano i risultati, non ci possiamo fare niente. E siamo dovuti arrivare a questa decisione. Purtroppo non potevo fare una scelta parziale a quel punto, e quindi via tutti, cercando di dare una svolta e una scossa, così come ha fatto Biancolino".
Inserimento dei giovani: "La prima squadra ha sempre recitato un ruolo distaccato e autonomo, ma è una cosa che non andava bene, perché abbiamo investito tanto anche sul settore giovanile e spesso non venivano valorizzati i giovani. E mister Biancolino, conoscendoli bene, ha già inserito dei giovani in gamba e si è visto che possono starci benissimo in prima squadra. Poi, questo campionato non lo vince la squadra più forte ma quella che lo interpreta meglio. E la Juve Stabia ne è un ultimo esempio, ma non è l’unico. Ci vogliono tanti fattori per vincere, non solo calciatori di categoria e penso che Biancolino che conosce come si vincono questi campionati sia l'uomo giusto”.
Sull'esonero di Pazienza: “Fosse stato per me, per come la penso io, lo avrei già esonerato dopo la prima giornata. Poi, si è detto: stiamo calmi, abbiamo fatto un progetto, cerchiamo di capire, prima giornata, sai… La prima giornata è stata molto traumatica per me. Una cosa che non si aspettava nessuno. È vero che siamo andati in un campo difficile, dove vincono in pochi, contro una buona squadra, ma quando perdi così, in quel modo, pensi che hai sbagliato da qualche parte. Abbiamo voluto dare la possibilità a mister Pazienza di andare avanti, perché c’era un progetto e andava dato il tempo all’allenatore di lavorare con la squadra costruita da lui. Ho avuto pazienza, sì, ma bisogna ragionare di testa e non di pancia. Magari se avessi ragionato di pancia, non avremmo scelto Biancolino e avremmo fatto una scelta diversa, qualche altro nome, ma adesso siamo contenti così, dobbiamo solo recuperare punti. Ci rammarichiamo, chiaramente, per questi quattro pareggi, ma guardiamo avanti, c'è tempo per recuperare”.
Su Patierno: "E' un chiacchierone, si becca spesso con mio figlio Giovanni. E' un ragazzo che può dare tanto, speriamo che risolva qualche piccolo problemino che ha, sperando che ci possa dare una grande mano come sta facendo"
Su D'Ausilio: "Ha incarnato bene quel ruolo, ha sostituito alla grande Sgarbi, sta dimostrando di essere ovunque. Può fare tanto, è molto forte, abbiamo tante risorse in rosa".
Sul nuovo stadio: "Penso che sia uno degli ultimi problemi. Abbiamo una soluzione diversa in mente. Pensiamo a fare il campionato. Credo che i tempi non saranno brevissimi. C'è un iter da fare con la Regione, una conferenza di servizi, che dura ancora un anno. Tenendo conto anche che siamo sotto elezione regionale".
Sulla figura del direttore sportivo: "Il mercato a gennaio? Vedremo, se il mister Biancolino chiederà un rinforzo qualcosa, non ci tireremo indietro. Chi farà il mercato? Tra due mesi vedremo, fino a dicembre non serve questo ruolo, poi nel caso valuteremo, le proposte sulla scrivania non ci mancano. Valuteremo...".
Sulla gara contro la Juventus Next Gen: "Sono tutte insidiose, non ci dobbiamo illudere che noi siamo forti e gli altri deboli. Quando si va in campo bisogna fare sempre la propria parte. Proprio quando si affronta una squadra in difficoltà non bisogna mai sottovalutarli, loro faranno certamente la loro prestazione e dobbiamo fare attenzione. Guardiamo a partita dopo partita, "acino acino si fa la macina". Vedo una squadra che spinge fino all'ultimo, cosa che fino a poche settimane fa mancava, una squadra che diverte, che suda la maglia".
Sull'elezione al Consiglio Direttivo di Lega Pro: "Mi ha pregato Marani, ci siamo visti a Napoli. Mi ha chiesto una mano, dobbiamo dare una conseguenza alle cose che diciamo. Con Marani è cambiato qualcosa, ora c'è Sky come tv, si parla di una riforma. Ma bisogna capire che ormai ci sono tanti club in difficoltà".