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Sparatoria e coltellate tra capi ultras dell'Inter: un morto e un ferito
giovedì 5 settembre 2024, 16:33Primo Piano
di Redazione
per Tuttopotenza.com
fonte today.it

Sparatoria e coltellate tra capi ultras dell'Inter: un morto e un ferito

Sangue per le strade di Cernusco sul Naviglio, vicino Milano. Nella mattina di ieri, mercoledì 4 settembre, un uomo di 36 anni, Antonio Bellocco, è morto dopo una violenta lite in strada con un'altra persona, un uomo di 49 anni, il capo ultrà dell’Inter Andrea Beretta, rimasto ferito. La dinamica è ancora da chiarire, ma secondo quanto riporta MilanoToday, tutto è avvenuto dopo un colloquio privato avvenuto dentro una Smart. Durante una violenta discussione tra i due, Beretta sarebbe stato raggiunto da un colpo di pistola alla gamba, a cui sono seguite le coltellate mortali. Il killer è stato trasportato in codice giallo al San Raffaele, dove è stato fermato dai carabinieri.

Tutto è successo poco prima delle 11 davanti alla palestra Testudo storicamente frequentata da esponenti del tifo organizzato nerazzurro. Secondo quanto finora ricostruito il capo ultras nerazzurro e l’esponente della famiglia Bellocco di Rosarno pare si siano incrociati per un colloquio. La violenza, più nel dettaglio, è esplosa all’interno della Smart di Bellocco. Una volta sedutosi sul sedile del passeggero Beretta ha iniziato a discutere con Bellocco (sembra che la discussione non abbia riguardato argomenti legati al tifo organizzato), durante la discussione Bellocco avrebbe impugnato una pistola e sparato a Beretta. Quest’ultimo avrebbe risposto impugnando un coltello e sferrando diversi fendenti al collo del 36enne. Ferite mortali.

Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118 in codice rosso con due ambulanze e un’automedica. Per Bellocco non c’è stato nulla da fare, i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso; Beretta, invece, è stato accompagnato in codice giallo al pronto soccorso del San Raffaele, dove attualmente è piantonato. Sempre fuori dall’ospedale è stata inviato anche il reparto operativo della polizia, a scopo preventivo.

Poche ore prima dell'omicidio avvenuto stamani, Andrea Beretta e Antonio Bellocco hanno giocato insieme a calcetto, in una sfida tra amici. Lo testimonia una foto pubblicata su Instagram da Marco Ferdico, uno dei capi ultrà dell'Inter, nella serata di ieri: una normale immagine di una partita di calcetto tra amici, un "derby" tra tifosi di Inter e Milan. Tra le file dei primi, oltre a diversi esponenti del tifo organizzato nerazzurro, compaiono (anche taggati con i rispettivi profili Instagram) sia Belocco che Beretta, arrestato oggi dopo l'omicidio.

Sul caso sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della compagnia di Pioltello: oltre alla dinamica, resta da chiarire anche la causa che ha scatenato la lite, poi culminata in omicidio. Bellocco negli ultimi tempi si è avvicinato alla curva dell’Inter del cui direttivo fa parte lo stesso Andrea Beretta.  Comunque stando ai primi accertamenti la lite non dovrebbe essere collegata a motivi da stadio, ma ad altro. 

Nel novembre 2022 Andrea Beretta era stato colpito dalla misura della sorveglianza speciale. La misura era stata emessa dal palazzo di giustizia e la richiesta era stata avanzata dalla questura di Milano in seguito al pestaggio di un bagarino fuori da San Siro, violenza avvenuta prima del match tra Inter e Liverpool del 16 febbraio 2022; violenza che - come si legge in un documento del tribunale - sarebbe stato aggravata "dall'odio razziale/regionale". Poco prima della partita di Champions (terminata 2 a 0 per i Reds) Beretta avrebbe picchiato a sangue un bagarino napoletano che stava vendendo fotografie di calciatori all'urlo "Noi siamo della curva, qua i napoletani non li vogliamo".

Nel provvedimento si faceva riferimento a diversi "episodi minatori e violenti" che Beretta avrebbe messo in atto "per molti anni",con "segnalazioni e condanne" che "partono nel 2008 e si dispiegano fino al 2022 anche in pendenza dei Daspo". Il capo ultrà era stato arrestato nel febbraio 2020 dalla Polizia per la violazione di un Daspo, dopo gli incidenti avvenuti prima di un derby Inter-Milan, durante i quali circa 200 tifosi avevano lanciato petardi e bottiglie di vetro contro le forze dell'ordine davanti allo stadio. Era tornato ai domiciliari, sempre per la violazione di un Daspo, nel dicembre di due anni fa. Nei mesi scorsi per lui si era chiuso anche un processo con una condanna ad una multa per il violento pestaggio di un ambulante che stava vendendo foto di calciatori e altri gadget davanti allo stadio Meazza, prima della partita di Champions League Inter-Liverpool del febbraio del 2022. A luglio era stato condannato a 6 mesi, pena sospesa, come l'ex calciatore Davide Bombardini, con un'accusa riqualificata dai giudici da tentata estorsione ad esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Beretta era stato anche sentito come teste per l'omicidio, allo stato irrisolto, di Boiocchi, così come altri noti esponenti della curva interista. 

Anche Antonio Bellocco è un nome noto per le forze dell’ordine. Il 36enne era stato condannato a 9 anni per associazione mafiosa e altri reati, alcuni aggravati. L'inchiesta in cui è entrato da incensurato è quella chiamata "Vento del Nord".