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Per vendere il Perugia Calcio, ecco le condizioni di Santopadre: parla il suo avvocato
martedì 18 giugno 2024, 14:20Primo Piano
di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net

Per vendere il Perugia Calcio, ecco le condizioni di Santopadre: parla il suo avvocato

Appare quanto mai complessa la trattativa per la cessione del Perugia Calcio da parte di Massimiiano Santopadre. Alla trasmissione Fuori Campo di Umbria Tv è intervenuto Fabio Dominici, l’avvocato incaricato da Massimiliano Santopadre di stilare l’accordo per la ristrutturazione del debito con l’agenzia delle entrate. Queste le sue testuali dichiarazioni, come riportato puntualmente e doviziosamente da Calciogrifo.it. “Siamo in attesa del provvedimento del Tribunale e auspichiamo che le cose vadano nel verso giusto, penso che possiamo essere ragionevolmente fiduciosi anche sui tempi. Ho sentito parlare di trattative, mi sono rapportato con gli studi che stanno compiendo la due-diligence, non mi risulta che ci sia stato quell’incremento del triplo sulla richiesta del club. Vorrei anzi sottolineare la riconoscenza di Santopadre verso Claudio Sciurpa per quello che ha fatto negli anni passati e la sua ottima predisposizione nei suoi confronti. Così come anche la necessità di assoluta chiarezza e trasparenza sui nominativi dei soggetti coinvolti nell’operazione, condizione imprescindibile per qualsiasi trattativa, in assenza di ciò non ci sono le condizioni per fare nulla. L’articolo 20 delle Noif parla di requisiti di serietà e onorabilità finanziaria, rigorosi controlli antiriciclaggio. Certamente non è questo il caso, ma se c’è un canone cui tutte le operazioni di questo tipo devono essere ispirate, è quello della massima trasparenza. Da avvocato non è pensabile di portare avanti un embrione di trattativa se non è soddisfatto il prerequisito su tracciabilità dei fondi e responsabilità soggettiva di chi compra. Nessuno ha voglia di porsi problemi che non hanno ragione d’essere, questo eccessivo scrupolo sta a noi, deriva in parte anche da una serie di richieste fatte in passato, cui hanno fatto seguito vicende in parziale contraddizione.

Anche nella gestione di questa trattativa le figure che sono intervenute e che non vengono menzionate, hanno avuto un ruolo difficilmente compatibile con quello del consulente. Si tratta di contenuti che ci hanno indotto a sollevare attenzione su questo profilo, poi massima considerazione e disponibilità per il signor Sciurpa ma vorremmo essere sereni a 360 gradi anche sui soci che entreranno in un secondo momento, queste sono operazioni delicate da gestire anche nel rispetto della piazza, della storia e del futuro di questa società, che va lasciata in mani affidabili. L’accordo sul prezzo è una parte che non mi compete, è il resto che va valutato contemporaneamente, non dopo. Se i soldi vengono dal conto di Sciurpa, tappeto rosso. Se dalle Cayman, qualche perplessità mi verrebbe. Dalle informazioni in mio possesso questo triplicarsi della richiesta non risponde a verità, forse è un diverso modo di leggere le componenti dell’offerta. Studiando le carte in funzione della predisposizione dell’accordo per lo stralcio, ho scoperto uno studio sulle società calcistiche suddivise in leghe di appartenenza in base alla performance finanziaria. E bisogna dare atto che il Perugia è stato gestito meglio di quasi tutte le squadre della Lega di appartenenza, un dato che a Santopadre va riconosciuto. Ha conti più in ordine della media di tutte le leghe cui è appartenuto il Perugia, che è andato in difficoltà per soli due fattori coordinati e concomitanti: il Covid e le due retrocessioni inframezzate da una promozione, contratti più onerosi in leghe di appartenenza meno remunerative. Se il Perugia avrebbe rischiato di fallire? Assolutamente sì”.