Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / pescara / Primo Piano
Pescara, all'Adriatico serve una svolta: il digiuno casalingo pesa sulla corsa promozione
Oggi alle 10:00Primo Piano
di Redazione TuttoPescaraCalcio
per Tuttopescaracalcio.com

Pescara, all'Adriatico serve una svolta: il digiuno casalingo pesa sulla corsa promozione

Il Pescara ha bisogno di ritrovare se stesso tra le mura amiche. L’ultima volta che il Delfino ha brindato a un successo davanti ai propri tifosi risale ormai al 21 novembre, quando nel recupero della gara originariamente prevista a metà ottobre travolse il Milan Futuro con un netto 4-1. In quella circostanza, la squadra di Baldini, allora capolista solida e convincente, realizzò la sua vittoria più larga della stagione con tre reti di scarto. Fu una serata speciale anche per Riccardo Tonin, che riuscì a segnare per la prima volta su azione, e per il terzino-goleador Pierozzi, che aprì il suo conto stagionale e oggi vanta tre reti totali, sebbene nell’ultima trasferta a Solbiate Arno sia stato relegato in panchina dal tecnico.

Da quella brillante vittoria autunnale, però, il Pescara si è smarrito in casa. Nei successivi sei incontri all’Adriatico-Cornacchia, il bottino è stato magrissimo: tre pareggi (Ternana 0-0, Rimini 0-0 ed Entella 1-1 in rimonta) e tre sconfitte (Pineto nel derby, Legnago 0-1 contro il fanalino di coda e Ascoli 1-2 nell’ultima gara casalinga). Il bilancio delle reti segna appena due gol realizzati (firmati da Dagasso e Pierozzi) e ben cinque subiti. Una crisi evidente, che ha fatto perdere brillantezza alla squadra e che rischia di compromettere la corsa alle posizioni di vertice.

Uno dei principali problemi è proprio il rendimento interno. Finora il Pescara ha raccolto solo 20 punti dei 50 complessivi all’Adriatico, con un bilancio di 5 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte. Le reti realizzate sono 15, quelle incassate 11. Numeri che sottolineano un andamento altalenante e poco incisivo tra le mura amiche, dove il pubblico vorrebbe invece vedere una squadra dominante.

Non meno preoccupante è la sterilità offensiva. Nel girone di ritorno, il reparto avanzato ha mandato a segno un solo giocatore: Bentivegna, autore di due gol (uno su rigore). Nessun altro attaccante è riuscito a trovare la via della rete, e in casa i biancazzurri non segnano su azione dal trionfo con il Milan Futuro. Un trend da invertire immediatamente se l’obiettivo è mantenere vivo il sogno del podio. Finire la stagione regolare almeno al terzo posto garantirebbe infatti un cammino playoff più agevole e permetterebbe al Delfino di affrontare le fasi decisive con maggiore fiducia.

Per tornare a sperare, dunque, il Pescara deve cambiare passo. Serve una scossa immediata all’Adriatico, tornando a far valere il fattore campo e restituendo entusiasmo a una piazza che merita di sognare in grande.