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Secondo gol per Di Maggio a Perugia. Inzaghi lo monitora con attenzione
Il centrocampista di proprietà dell'Inter, ma in prestito in C, sta brillando tra i professionisti dopo una lunga trafila nelle giovanili nerazzurre.
Una sfida non di poco conto sbloccata da un suo guizzo: il derby dell'Etruria tra Perugia e Arezzo ha stappato la girandola di emozioni, conclusasi poi con il successo degli umbri, grazie a Luca Di Maggio, MVP dei Grifoni. Il centrocampista dell'Inter, che ne detiene il cartellino, è consapevole che i nerazzurri lo tengano sotto grande osservazione e infatti il suo inizio di stagione non ha deluso: 11 presenze e due reti in Serie C alla sua prima esperienza tra i grandi.
Il sogno, però, è solo uno, lo stesso di Federico Di Marco (giusto per citare un calciatore con cui Di Maggio condivide il soprannome 'Dima' e del quale spera di ricalcarne le orme): campagna di rafforzamento e livellamento di talento nel settore giovanile nerazzurro, prestiti per farsi le ossa e, infine, il ritorno a casa con conseguente esordio a San Siro. Il suo ruolo, tuttavia, si discosta molto da quello di uno dei laterali più forti in Europa: la mezzala classe 2005, infatti, prende ispirazione da un'altra potenziale bandiera interista, Nicolò Barella. 'Ho avuto la fortuna di conoscerlo e di poterlo vedere all’opera. Lui è il mio punto di riferimento, il campione a cui mi ispiro. È un giocatore completo sotto ogni punto di vista: tecnico, tattico ed è un leader in campo'. Una frase che trasuda fermezza, consapevolezza e desiderio di eredità tramandata.
In attesa che ulteriori pretendenti bussino alla porta o che l'Inter chiami, Luca non solo sta sciorinando qualità notevoli in Serie C, ma il suo percorso con l'Italia U19 di Corradi prosegue esattamente come è cominciato: gol all'esordio contro la Norvegia a metà luglio e dedica immediata per il fratello che ha festeggiato il compleanno in quei giorni. Non un gesto casuale, non un comportamento semplicemente romantico, ma una fortissima scarica di genuinità da parte di un giovanissimo che, in uno dei momenti migliori della sua adolescenza, viaggia con la mente subito alla famiglia.
Già, la famiglia; un idilliaco paradiso spesso dato per scontato nel quale trovare rifugio da pressioni e pericoli esterni nonché ambiente propedeutico a crescita e, il più delle volte, coltivazione dei sogni. Come quella nerazzurra che ha coccolato Luca dai primi calci venendo ripagata da un profuso impegno ed exploit definitivo in U17 nella stagione 2021-2022, nella quale il classe 2005 di Segrate ha raccolto 10 reti e 4 assist in 29 presenze sfiorando uno scudetto strappato di mano dal Bologna in finale. Dopo due eccellenti parentesi in Primavera, Di Maggio e l'Inter hanno scelto di dirsi 'arrivederci', consci che le loro strade si riuniranno molto presto!
Il sogno, però, è solo uno, lo stesso di Federico Di Marco (giusto per citare un calciatore con cui Di Maggio condivide il soprannome 'Dima' e del quale spera di ricalcarne le orme): campagna di rafforzamento e livellamento di talento nel settore giovanile nerazzurro, prestiti per farsi le ossa e, infine, il ritorno a casa con conseguente esordio a San Siro. Il suo ruolo, tuttavia, si discosta molto da quello di uno dei laterali più forti in Europa: la mezzala classe 2005, infatti, prende ispirazione da un'altra potenziale bandiera interista, Nicolò Barella. 'Ho avuto la fortuna di conoscerlo e di poterlo vedere all’opera. Lui è il mio punto di riferimento, il campione a cui mi ispiro. È un giocatore completo sotto ogni punto di vista: tecnico, tattico ed è un leader in campo'. Una frase che trasuda fermezza, consapevolezza e desiderio di eredità tramandata.
In attesa che ulteriori pretendenti bussino alla porta o che l'Inter chiami, Luca non solo sta sciorinando qualità notevoli in Serie C, ma il suo percorso con l'Italia U19 di Corradi prosegue esattamente come è cominciato: gol all'esordio contro la Norvegia a metà luglio e dedica immediata per il fratello che ha festeggiato il compleanno in quei giorni. Non un gesto casuale, non un comportamento semplicemente romantico, ma una fortissima scarica di genuinità da parte di un giovanissimo che, in uno dei momenti migliori della sua adolescenza, viaggia con la mente subito alla famiglia.
Già, la famiglia; un idilliaco paradiso spesso dato per scontato nel quale trovare rifugio da pressioni e pericoli esterni nonché ambiente propedeutico a crescita e, il più delle volte, coltivazione dei sogni. Come quella nerazzurra che ha coccolato Luca dai primi calci venendo ripagata da un profuso impegno ed exploit definitivo in U17 nella stagione 2021-2022, nella quale il classe 2005 di Segrate ha raccolto 10 reti e 4 assist in 29 presenze sfiorando uno scudetto strappato di mano dal Bologna in finale. Dopo due eccellenti parentesi in Primavera, Di Maggio e l'Inter hanno scelto di dirsi 'arrivederci', consci che le loro strade si riuniranno molto presto!
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