
Tutti d'accordo per la “Riattivazione della fruibilità del campo sportivo all’interno del carcere di Capanne”
Il Consiglio ha approvato con 30 voti a favore l’OdG dei gruppi PD, Pensa Perugia e Progetto Perugia: “Riattivazione della fruibilità del campo sportivo all’interno del carcere di Capanne”. Illustrando il documento il capogruppo del PD Lorenzo Ermenegildi Zurlo, dopo aver posto l’accento sulla situazione del carcere di Capanne con specifico riferimento al sovraffollamento della struttura, ha riferito che anche la vita carceraria deve connotarsi per la sua dignità e offrire a chi la conduce ogni possibilità di svolgere attività che ne facilitino il reinserimento sociale, siano esse culturali, lavorative, nonché di svago e divertimento.
Sotto quest’ultimo profilo Il carcere di Capanne già tiene conto della predetta esigenza, essendo presenti al suo interno 2 teatri, 4 aule, 2 palestre e 2 biblioteche;
Tra le strutture ricreative di cui è dotata la Casa Circondariale in oggetto rientra un campo sportivo, struttura fondamentale per il miglioramento della qualità della vita delle persone detenute nel carcere di Capanne, tanto da aver ospitato nel passato eventi di beneficenza e socialità.
Da quanto si è appreso il campo sportivo dell’istituto è chiuso da diverso tempo e dunque non viene utilizzato; nel contempo è stato riferito che in questo periodo dovrebbero partire all’interno della Casa Circondariale i lavori di realizzazione di un progetto che prevede la creazione di un nuovo padiglione, nonché l’estensione delle corti esterne e conseguente destinazione dello spazio contenuto all’interno di una di queste ad un campo sportivo polivalente.
Alla luce di ciò i proponenti impegnano l’Amministrazione:
Ad avviare, nell’ambito delle proprie competenze, un’interlocuzione con il Ministero della Giustizia –Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria- anche tramite la Direzione della Casa Circondariale Capanne, finalizzata al raggiungimento della piena operatività di un campo sportivo all’interno della stessa, sia attraverso la piena attuazione dell’approvato progetto di ampliamento della struttura penitenziaria sia attraverso qualunque altra soluzione che comporti il ripristino dell’attuale campo sportivo;
- A valutare la possibilità di coinvolgere l’AC Perugia Calcio e il CONI – Comitato Regionale Umbria nelle attività finalizzate alla promozione della necessità di un campo sportivo operativo nel carcere di Capanne;
- A valutare la possibilità di un impegno finanziario per contribuire alla piena operatività del predetto campo sportivo;
- A promuovere la stipula di un protocollo d’intesa per l’inserimento di persone sottoposte a procedimento penale nelle attività sprtive, con l’obiettivo di favorire il loro reinserimento sociale attraverso esperienze educative e formative offerte da enti e associazioni sportive.
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Il consigliere Lorenzo Mazzanti (Pensa Perugia), tra i firmatari dell’atto, ha espresso preliminarmente cordoglio per la morte, avvenuta qualche giorno fa, di un detenuto a Capanne; ciò conferma la difficoltà della situazione che si vive nella struttura, tema che merita l’attenzione delle Istituzioni in linea con quanto sta facendo il Comune di Perugia.
Mazzanti ha riferito di aver toccato con mano, durante una vista in carcere, la situazione precaria che riguarda i detenuti e gli operatori a causa del sovraffollamento. In quest’ottica l’auspicio è che dal governo nazionale arrivino risposte partendo dall’istituzione dei rems.
Mazzanti ha definito l’odg un atto concreto che dà una prima risposta alle esigenze dei detenuti, nell’auspicio che possano seguirne altre sempre nell’ottica dei principi dell’inclusione e del reintegro sociale.
Il consigliere Leonardo Varasano (Progetto Perugia), altro firmatario dell’atto, ha ricordato che l’odg è germogliato nell’ambito dei lavori della IV commissione che hanno riguardato vari temi legati al carcere di Capanne, compreso quello attinente la pratica sportiva.
Sappiamo, infatti, - ha detto -quanto, in un microcosmo doloroso come è il carcere, un campo da calcio rappresenti non solo un luogo ludico ma soprattutto un divertimento nel senso etimologico del termine (di-vertere) ossia un ambito che consente di “uscire” dal contesto ordinario rendendo il detenuto uguale agli altri cittadini.
La non fruibilità attuale del campo sportivo rappresenta un arretramento ed ha spinto i proponenti a proporne la riqualificazione, trattandosi peraltro di un’operazione sostenibile. Varasano ha poi evidenziato che nel corso delle audizioni in commissione è emersa l’esistenza di un ulteriore campo da calcio in disuso nel carcere, anch’esso da ripristinare quanto prima.
Infine, partendo da questo semplice progetto, ha proposto un’iniziativa di livello più elevato: sull’esempio di quanto avviene nel carcere di Opera, l’idea è di consentire ai detenuti e/ o alle detenute di prendere parte ad un torneo ufficiale della figc o del Csi, facendo di Perugia un modello italiano a costi assolutamente sostenibili.
La consigliera Chiara Calzoni (Perugia civica), partendo dalla propria esperienza di medico che ha operato proprio all’interno del carcere di Capanne, ha detto di conoscere bene la situazione della struttura e di quanto sia importante offrire ai detenuti strumenti o iniziative che consentano loro di uscire dalla quotidianità. In quest’ottica lo sport rappresenta, soprattutto in un ambito ristretto come il carcere, uno strumento essenziale per i valori che incarna. Ripristinare il campo sportivo, quindi, significa rendere la pena più efficace, creando un equilibrio nei detenuti e favorendone di conseguenza la rieducazione ed il reintegro sociale.
Calzoni ha concluso dicendo che l’odg va nella stessa direzione di un atto da lei presentato insieme al consigliere Gentili finalizzato al reinserimento lavorativo dei detenuti.
In replica Lorenzo Ermenegildi Zurlo (PD) ha espresso soddisfazione per il fatto che tutto il Consiglio comunale, compresa FDI, si sia espressa a favore dell’atto mostrando una concezione del carcere diversa da quella manifestata da un componente del governo.
A tal proposito ha rivolto al gruppo FDI un invito a fare pressioni, tramite il sottosegretario Prisco, affinché alcune questioni sollevate sul tema carcerario vengano prese in carico dall’esecutivo nazionale.







