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tmw / parma / Serie A
Le storie di Nicola e D'Aversa, la classifica che parla: pro e contro di chi gioca per salvarsiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 27 marzo 2025, 18:30Serie A
di Dimitri Conti

Le storie di Nicola e D'Aversa, la classifica che parla: pro e contro di chi gioca per salvarsi

Mancano 9 giornate e la Serie A sarà finita, ma nel frattempo rimane pathos e lotta aperta in classifica e non solo per vincere il campionato ma anche per esempio per chi retrocederà e chi invece manterrà la categoria. Nell'analisi di TMW andremo a snocciolare i pro e i contro delle singole rose, punti di forza e limiti che accompagneranno le contendenti da qui a fine campionato.

COMO
Pro: Chi in fondo in questa fetta di classifica sperava neanche di esserci più è il Como. E invece il recente andamento ha portato i lariani a rimanere invischiati nella zona bassa, a 29 punti come l'Hellas Verona, ma comunque a distanza di sicurezza dal 18° posto. La proposta di gioco esibita fino ad ora e la presenza di assolute stelline come Nico Paz e Diao, totalmente fuori categoria nella lotta salvezza, sono i principali aspetti che inducono all'ottimismo.
Contro: Di contro c'è però anche una quasi nulla esperienza di squadra a proposito della lotta nei bassifondi della Serie A, fatta eccezione per qualche nome in difesa. Al primo anno di massima categoria, il Como e il suo allenatore Cesc Fabregas saranno chiamati anche a 'giocare sporco'. Saranno in grado? Anche perché c'è poi da scacciare il rischio di sentirsi già salvi.

HELLAS VERONA
Pro: I gialloblù di Zanetti hanno 29 punti in classifica, gli stessi del ben più celebrato Como. D'altronde l'Hellas è sì una squadra che lascia a desiderare su alcuni aspetti, ma ha una grande forza, quella di saper vincere le partite. E la situazione in classifica può dare una certa serenità di base a tutta la squadra. Per di più, nonostante una certa dose di cambiamenti ogni mercato, quando parliamo del Verona parliamo di un ambiente abituato a lottare per salvarsi e che nelle ultime stagioni ne ha vissuto di ogni.
Contro: Di sicuro però Zanetti dovrà dare una sistemata al proprio reparto difensivo. Troppe sono state infatti le imbarcate subite dagli scaligeri in questa Serie A (negli occhi c'è ancora la più fresca, il pesante 0-5 del Bentegodi con l'Atalanta), giri a vuoto che possono incidere anche sullo status mentale. In generale comunque la difesa del Verona imbarca acqua: con i suoi 58 gol incassati, è la più trafitta.

CAGLIARI
Pro: La storia dice che Davide Nicola non è un allenatore che può retrocedere dalla Serie A e in prima battuta su questo aspetto si poggiano le speranze di salvezza del Cagliari nel finale di stagione. Un aspetto che va oltre la semplice scaramanzia ma che racconta piuttosto la capacità dell'allenatore di trarre il meglio dalle squadre che allena, proprio quando il momento si fa più difficile. A sostenerlo, per di più, c'è anche un gruppo di veterani: quarta squadra più 'anziana' del campionato, il Cagliari è quella con l'età media più alta tra chi lotta per salvarsi. E in un contesto del genere non può che essere un plus.
Contro: Gli aspetti dai quali dovrà guardarsi Nicola per tenere il suo Cagliari lontano dalla zona rossa sono almeno un paio. Il primo porta al calendario, che nel caso del Cagliari prevede molti scontri diretti che non potranno proprio essere sbagliati. Ultima ma non ultima, la fonte quasi univoca di gol: se si tolgono i 7 segnati da Piccoli e i 5 di Zortea, nessun giocatore dei sardi ha realizzato più di 2 reti in questo campionato. Un dato da correggere.

LECCE
Pro: Il cambio in panchina dopo 12 giornate è servito a dare una scossa e riportare il Lecce fuori dalle acque pericolose in cui si era ritrovato sotto la guida di Gotti. Il lavoro di Giampaolo, però, è tutt'altro che finito. I salentini d'altronde hanno 3 punti di margine sul 18° posto dell'Empoli e da quelli ripartono. Dalla dote raccolta, e questo vale anche per Nikola Krstovic, arrivato in doppia cifra per la prima volta in Italia e pronto a guidare i salentini ancora a suon di gol. C'è poi un aspetto che a qualcuno sembrerà marginale ma non lo è: tolto Sala, il Lecce ha una rosa interamente composta da giocatori di proprietà. E quindi interessati in prima persona a non proseguire la loro carriera in Serie B.
Contro: L'altra faccia della medaglia, quella più negativa, per il Lecce porta allo scarso rendimento offensivo. Per un Krstovic in doppia cifra c'è infatti una squadra che nel totale ha segnato appena 21 gol: quasi il 50% li ha firmati il centravanti montenegrino e il rischio di essere legati troppo a lui c'è. A questa valutazione va aggiunto come i giocatori presi a gennaio sul mercato non abbiano ancora inciso.


PARMA
Pro: Il mondo del Parma è cambiato da qualche settimana a questa parte e poggia le proprie speranze di salvezza sulla figura di Christian Chivu. Proprio il nuovo allenatore dei ducali può essere l'ago della bilancia sul destino della squadra in questa stagione. Guardando al lato positivo, l'entusiasmo e la ventata di novità portati dal cambio in panchina potrebbero rappresentare una marcia in più per il Parma.
Contro: Dall'altro lato della barricata, però, è lecito anche porsi dei dubbi sulla scarsa esperienza da allenatore di una prima squadra dello stesso Chivu, il quale prima del Parma aveva guidato solo la Primavera dell'Inter. E poi c'è Man, divenuto fattore negativo da qualche mese a questa parte. Se dovesse tornare quello di inizio stagione, ecco che anche le prospettive salvezza del Parma cambierebbero.

EMPOLI
Pro: Entrando nella zona retrocessione, la terzultima piazza è oggi occupata dall'Empoli. Una squadra che ha vissuto una fase centrale di campionato molto negativo, tanto da trascinarla in fondo nonostante una partenza buona, ma che ha le qualità per uscirne. Ed ha uno zoccolo duro composto in gran parte da giocatori italiani, da calciatori che conoscono bene le difficoltà della Serie A. E c'è di più, perché nelle prossime settimane mister D'Aversa potrà contare anche sul recupero di qualche infortunato dall'infermeria.
Contro: La faccia negativa della medaglia però ha più di un aspetto preoccupante. Troviamo per esempio il trend recente di D'Aversa in Serie A, che tra Parma, Lecce e ora Empoli ha sempre vissuto una grande prima parte e una seconda metà di difficoltà. Se non esce dal loop, sono guai. E se il recupero degli infortunati è un buon aspetto, le tante assenze avute fin qui non lo sono. C'è poi un attacco che fatica (con 23 gol segnati è il secondo peggiore della Serie A alla pari con il Venezia) e una doppia semifinale di Coppa Italia con il Bologna di mezzo: se da una parte è un appuntamento con la storia, dall'altra rischia di essere un bell'impiccio per chi deve centrare la salvezza.

VENEZIA
Pro: Il passo del Venezia in questo campionato è stato all'insegna della regolarità, per quanto senza picchi verso l'alto questo sia significato un continuo stazionamento in zona retrocessione. E nel cammino non è mai stata messa in discussione la posizione dell'allenatore Eusebio Di Francesco: da questa fiducia può ripartire per il rush finale di una squadra che è vero, ha vinto solamente 3 partite in questo campionato, ma ha anche perso meno match rispetto ad altre contendenti. Per dare una dimostrazione pratica, l'Hellas Verona che è 9 punti sopra ha 2 sconfitte in più degli arancioneroverdi nel torneo. Chissà che magari poi, sfruttando i tanti profili poco conosciuti che ha in rosa, non possa godere di un inatteso exploit? Qualcuno ha pensato a Daniel Fila?
Contro: Proprio sull'attacco si sposta il focus, sul lato negativo. Perché (non) sostituire così il centravanti principe Pohjanpalo si è fatto sentire. L'attacco langue, così come la classifica dice che non è più possibile sbagliare, per il Venezia. Inoltre c'è sullo sfondo la maledizione che ha colpito Di Francesco nelle sue annate più recenti, sempre segnate dalla sfortuna e dall'amarezza. Vuole tagliare quel filo.

MONZA
Pro: La situazione che pare più segnata tra tutte è quella del Monza fanalino di coda. I punti di ritardo dei biancorossi rispetto alla zona salvezza sono ben dieci e proprio questo sentore di essere spacciati potrebbe dare ai brianzoli la leggerezza necessaria per poter sperare in un miracolo.
Contro: D'altro canto, però, la situazione di classifica parla chiaro e non è un caso se tutti ritengono la situazione del Monza compromessa del tutto.