
Iachini a PL: “Si vedeva che Bernabè e Bonny avevano la stoffa. Pellegrino ha talento”
Intervenuto in esclusiva ai microfoni di ParmaLive.com, l’ex allenatore crociato Beppe Iachini ha parlato di molti suoi ex giocatori, come Bernabè, Bonny, Delprato, Mihaila e altri, esaltando le qualità e il talento di tutti. Così come anche di uno degli ultimi arrivati, Mateo Pellegrino, sottolineando come abbia un grande futuro di fronte a sé. Di seguito un estratto delle sue parole:
INTERVISTA INTEGRALE: PL - Iachini: "La media salvezza sarà più bassa rispetto agli altri anni. Felice della crescita di diversi giovani"
Che ricordi ha di giocatori come Bernabé e Bonny, che son stati protagonisti entrambi di ottime occasioni da gol?
"Bernabé, quando era arrivato, molti dicevano che potesse giocare esterno. Io subito con lui avevo intravisto, come avevo fatto in passato con altri giocatori (vedi Bennacer e Sensi), questa dote di poter giocare a in mezzo al campo. È un giocatore di qualità e già quattro anni fa dimostrava di avere una buona personalità, calcio piazzato e visione di gioco, quindi l'ho impiegato fin da subito lì e fece diversi gol. Bonny stesso aveva 18 anni, ma faceva già intravedere di avere del talento, della stoffa, vedeva la porta: era uno che già durante la settimana spiccava, su di lui facevamo esercitazioni anche dopo l'allenamento, ci fermavamo molto con lui. Insomma, è un ragazzo che, come tutti i giovani, aveva grande margine di miglioramento e di crescita, che ha poi avuto e sta avendo e deve continuare su questa strada, Delprato, il capitano, era anche lui giovanissimo. Mi chiesero su di lui che era da riscattare, essendo in prestito dall'Atalanta, e io dissi subito di riscattarlo immediatamente. È un jolly prezioso ed è un ragazzo di grande spessore umano e su cui ci si sarebbe potuto contare in futuro. Stesso discorso vale per Sohm, per Balogh, ragazzi che sicuramente stanno dimostrando molto. Già a quel tempo facevano intravedere delle potenzialità e ora son felice che le stanno confermando tutte. Senza assolutamente tralasciare Mihaila, che ho avuto per poco tempo, e Man, a cui avevo fatto fare anche da capitano, per dire la fiducia e la stima che ho avuto nei suoi confronti. Un ragazzo d'oro e sensibile, che ha bisogno di sentirsi fiducia attorno per poter rendere al meglio. Di certo è Man ha sempre il colpo in canna e la possibilità di far svoltare la partita".
Crede che una competizione sana tra Bonny e Pellegrino possa essere positiva in questo finale di stagione?
"Sicuramente. Sono stati presi diversi giocatori forti. Djuric, ad esempio, è un giocatore esperto, sa il fatto suo, la categoria la conosce, sa quello che ci vuole in certe situazione. Pellegrino anche è un ragazzo di talento, giovane e di sicuro futuro valore. Ovviamente, allo stesso tempo, il Parma ha esigenza di doversi salvare e Chivu deve cercare di far viaggiare sullo stesso piano i risultati e la crescita di questi ragazzi, cosa che era stata fatta anche con Fabio (Pecchia). Quando sei nelle partite finale e mancano poche giornate alla fine, l'obiettivo diventa sempre più fondamentale, in questo caso quello della salvezza".







