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Bernabé: "Mi ispiro a Özil, Iniesta e David Silva. Maresca? È grazie a lui se sono al Parma"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 18:48Interviste
di Alice Giampieretti
per Parmalive.com

Bernabé: "Mi ispiro a Özil, Iniesta e David Silva. Maresca? È grazie a lui se sono al Parma"

Adrian Bernabé, centrocampista gialloblù, si è raccontato, svelando lati della sua vita esterni al rettangolo di gioco, nel format "A Tutto Campo" con Chiamarsi Bomber. Il talento catalano ha parlato degli allenatori che lo hanno accompagnato nel corso della sua crescita e dei calciatori a cui si ispira. 

Sicuramente nel tuo percorso di crescita ci sono state due persone importanti, Enzo Maresca e Pep Guardiola, come li definiresti e cosa ti hanno trasmesso?
"Ho conosciuto prima Guardiola. Ovviamente lui ha una mentalità incredibile, vive per il calcio, tutti i giocatori che vedono il proprio allenatore viversi questo sport in questa maniera, non hanno altra possibilità che viverlo ancor meglio. In più, l’intelligenza calcistica che ha Pep per tutte le esperienze che ha avuto è incredibile. Poi, all’ultimo anno, ho avuto la fortuna di aver incontrato Maresca e quando giocavo nell’Under 23 abbiamo vinto il campionato. Grazie a lui sono venuto al Parma, perché mi ha voluto tanto. È vero che le cose in gialloblù non sono andate come voleva, ma ora al Chelsea le sue qualità si vedono. Sono molto contento per lui".

A livello calcistico l’Inghilterra cosa ti ha insegnato?
"Là giocano un calcio molto veloce. Devi migliorare sia a livello fisico che atletico, perché lì vanno a 200 all’ora e ti devi mettere al loro livello, altrimenti ti vanno oltre. In tutti i posti dove sono andato ho cercato di migliorare in tanti aspetti, essere una spugna che assorbe tutto e cerca sempre di migliorarsi. Ascolto sempre molto e mi piace osservare gli altri giocatori, per poter imparare da loro".

Quindi immagino hai sempre guardato gli altri calciatori che giocano nel tuo ruolo?
"Sì, assolutamente. Fin da piccolo ho sempre guardato le partite, almeno 5 o 6 ogni fine settimana. Poi sì sicuramente cercavo di guardare quelli che giocavano nel mio ruolo e da cui potevo imparare di più".

Ce n’è uno a cui ti sei ispirato particolarmente?
"Ce ne sono tanti. Mi piaceva tanto Mesut Özil quando giocava all’Arsenal, al Real Madrid. Poi Andres Iniesta è stata una cosa incredibile. Quando ho condiviso spogliatoio e campo con David Silva, lo vedevi da fuori e non ti rendevi conto della qualità che lui aveva, sugli spazi stretti era fenomenale".

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