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Pedro e poi il nulla: la Lazio riacciuffa il Parma, ma per l’Europa si fa dura
Oggi alle 07:10News
di Saverio Cucina
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Lalaziosiamonoi.it

Pedro e poi il nulla: la Lazio riacciuffa il Parma, ma per l’Europa si fa dura

Se c'è una certezza in questa stagione è che la Lazio non impara mai dagli errori. I gol subiti in avvio di tempo sono ormai una costante che rischia di condannare i biancocelesti ad un finale davvero deludente. Ce ne sarebbe un'altra di certezza, e risponde al nome di Pedro, intramontabile e sempre decisivo, questa volta almeno nel tenere i biancocelesti pienamente in corsa per le posizioni europee nella grande bagarre di alta classifica. Parma rimontato tutto negli ultimi minuti. E già questo sembra miracoloso al netto della pochezza vista negli 80' minuti precedenti.

CONFERME - Torna Isaksen dopo la squalifica, Taty e Dia coppia d’attacco, capitan Zaccagni chiude il reparto offensivo. In mediana i titolarissimi Rovella e Guendouzi, sugli esterni Marusic e Pellegrini, Gila e Romagnoli davanti a Mandas. Solito 3-5-2 per la formazione di Chivu, con il jolly Delprato al posto di Vogliacco e Leoni centrale di difesa.

SIAMO ALLE SOLITE - Doccia fredda subito in avvio, ma ormai non fa quasi più notizia: spunto di Valeri che sfrutta una prateria sulla sinistra, il servizio è con i tempi giusti per Ondrejka che, tutto solo, aggancia in area e fredda Mandas sul palo più lontano. La Lazio ha subito una reazione rabbiosa, ma decisamente più di pancia che di testa. L’arbitro Sacchi poi fa il resto con una serie di svarioni - quelli su Zaccagni i più lampanti - che contribuiscono ad innervosire i ragazzi di Baroni. Passano i minuti, i biancocelesti provano a razionalizzare la verve offensiva che comunque resta alta, ma i guizzi di Isaksen in rifinitura, così come quello di Rovella con il tiro da fuori, sono imprecisi. Al 38’ la Lazio trova anche il gol del pareggio con una scivolata vincente di Castellanos, ma l’argentino è in offside al momento del servizio. Tanto possesso, disordine e davvero poca concretezza negli ultimi scampoli di primo tempo.

PERSEVERARE È DIABOLICO - Sembra uno scherzo, ma non lo è. Ennesimo avvio sornione, il Parma cinico ma anche fortunato ne approfitta ancora e sempre con Ondrejka, stavolta in proprio, che vince un rimpallo in area e piazza il pallone a fin di palo. La Lazio accusa il colpo e al 54’ rischia addirittura il 3-0: Pellegrino ruba il pallone a un dormiente Gila e si invola tutto solo davanti a Mandas che lo ipnotizza con un grande intervento. La prima vera parata di Suzuki arriva al 69’ sul tocco troppo tenue di Isaksen. In campo c’è Pedro, subentrato poco prima al posto di Dia, e la Lazio riesce quantomeno a verticalizzare con maggiore efficacia: è suo il passaggio per Vecino, entrato al posto di Rovella, che salta Suzuki allargandosi sulla destra. Il suo cross in mezzo, però, non trova il tap-in vincente di Noslin (anche lui dentro al posto di Zaccagni). 

PEDRO SHOW - Quando tutto sembrava perduto sale in cattedra Pedro che strattona la Lazio per un finale quantomeno migliore. Minuto 79, Tchaouna al volo, Suzuki respinge ancora ma l’ex Barça anticipa tutti e gonfia la rete. Passano 5 minuti, cross dalla sinistra di Pellegrini che trova ancora Pedro, lasciato colpevolmente solo, che di testa incrocia sul secondo palo. La spinta perfetta per un finale da sogno, ma la Lazio non ne ha più, né idee (mai avute per la verità questa sera) né energie per acciuffare una vittoria che per tutta la partita, in effetti, è sempre sembrata una chimera.

Pubblicato il 28/04