Palermo, qualcuno in estate predicava coesione ma il fallimento è evidente
In estate il direttore generale Giovanni Gardini predicava calma esortando i tifosi rosanero a rimanere coesi per il raggiungimento dell'obiettivo comune. Bene il pubblico in questo girone d'andata è stato vicino alla squadra con numeri in casa ed in trasferta di tutto rispetto, ha dimostrato pazienza ed ha saputo aspettare per un intero girone gli uomini del tecnico Alessio Dionisi. Adesso il tempo dell'attesa è davvero finito, qualcuno nell'assente asset dirigenziale del club di Viale del Fante, "deve" delle spiegazioni urgenti al "paziente" pubblico palermitano che ha giustamente raggiunto il limite della saturazione possibile.
Il progetto tecnico e la gestione del gruppo (su tutti il caso Brunori screditato in più occasioni davanti ai microfoni dei giornalisti) sono state fino ad oggi un fallimento evidente numeri alla mano 21 punti in 17 gare disputate sono senza dubbio un bottino misero, per non parlare dei soldi sperperati, con acquisti al limite del cervellotico, da parte del direttore sportivo Morgan De Sanctis che va collocato senza dubbio fra i principali responsabili di questa disfatta rosanero. Il tempo per rendere il girone di ritorno almeno dignitoso c'è con la consapevolezza che questa squadra è assolutamente inadeguata per l'obiettivo comune e non in grado di cambiare le gare con personalità qualità del tutto assente in questa rosa che, senza paura di essere smentiti deve cominciare a considerare che l'obiettivo della salvezza (non di certo facile) potrà essere l'unico obiettivo concreto di una delle stagioni più scadenti degli ultimi 20 anni.