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Palermo, Appuah: "Trovato una bellissima società. Il calcio mi ha salvato de un'infanzia difficile"
Giornata di conferenza stampa in casa Palermo. I rosanero oggi hanno presentato alla stampa Stredair Appuah, esterno offensivo classe 2004 approdato in Sicilia nel corso dell'ultima sessione di mercato dal Nantes: "Ho parlato a lungo con la società - racconta il giocatore (fonte ilovepalermocalcio.com) . Sono stato felicissimo di aver firmato il contratto, ho scelto di unirmi a questa bellissima società. Per l’infortunio sto lavorando ogni giorno per mettermi in sesto.
Che giocatore sono? Da quando ho iniziato ho giocato sia a destra che a sinistra, in difesa in attacco e centrocampo. Giocherò dove Dionisi vorrà che io giochi. Mi piace essere libero di esprimermi, giocare con gli altri e per gli altri. Mi piace giocare in profondità e sono un giocatore molto veloce.
In squadra ci sono giocatori che vengono dal mio stesso paese, mi hanno anche dato dei consigli. La città di Palermo non ho avuto tempo di visitarla, spero di farlo presto. Ho avuto un’accoglienza fantastica da parte di tutto lo staff".
Il ragazzo di origini ghanesi ha poi parlato della sua infanzia e degli inizi del suo percorso nel mondo del pallone: "Ho avuto un infanzia abbastanza difficile, ho perso mia mamma quando ero molto piccolo, dopo un periodo difficile ci siamo trasferiti nel Regno Unito. Immaginate un bambino di 9 anni che cambia paese. I primi anni non sono stati facili, non parlavo neanche la lingua. Poi mi sono adattato iniziando a giocare a calcio e questo dal punto di vista psicologico mi ha fatto molto bene".
Che giocatore sono? Da quando ho iniziato ho giocato sia a destra che a sinistra, in difesa in attacco e centrocampo. Giocherò dove Dionisi vorrà che io giochi. Mi piace essere libero di esprimermi, giocare con gli altri e per gli altri. Mi piace giocare in profondità e sono un giocatore molto veloce.
In squadra ci sono giocatori che vengono dal mio stesso paese, mi hanno anche dato dei consigli. La città di Palermo non ho avuto tempo di visitarla, spero di farlo presto. Ho avuto un’accoglienza fantastica da parte di tutto lo staff".
Il ragazzo di origini ghanesi ha poi parlato della sua infanzia e degli inizi del suo percorso nel mondo del pallone: "Ho avuto un infanzia abbastanza difficile, ho perso mia mamma quando ero molto piccolo, dopo un periodo difficile ci siamo trasferiti nel Regno Unito. Immaginate un bambino di 9 anni che cambia paese. I primi anni non sono stati facili, non parlavo neanche la lingua. Poi mi sono adattato iniziando a giocare a calcio e questo dal punto di vista psicologico mi ha fatto molto bene".
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