Crotone, Baldini: "La squadra prima del singolo. Con cuore e testa possiamo ribaltare il cammino"
Spazio poi alla corsa verso la promozione: “Saranno 11 finali, ma il problema di fondo è l’atteggiamento, se uno nella vita fa quello che gli piace con il cuore vuol dire che è una persona realizzata. Non devono venir fuori gli egoismi di chi non gioca o di chi potrebbe trovarsi fuori ruolo. In passato ho messo attaccanti sugli esterni, come a Empoli quando siamo stati promossi, perché per me non è questione di ruoli, ma di mentalità.
Se tutti si adattano alla squadra allora i risultati arriveranno a prescindere, ma in questo percorso ci saranno difficoltà e i giocatori devono capire che il collettivo viene prima del singolo. Voglio essere trasparente e dire le cose con il cuore, per il bene del Crotone“.
“Non ci saranno gerarchie prestabilite, sarà il campo a decidere e chi lotta e suda di più avrà maggiore spazio, voglio aiutare questi ragazzi senza fare il comandante o inventarmi regole. Serve dialogo e sincerità fra di noi, oltre a cuore e testa, per ribaltare il percorso. Non sono più bravo di Zauli, ma proverò a fare qualcosa di diverso a livello emotivo. - continua Baldini - Conosco bene la società, sono 20 anni ormai, ed era nato un feeling e fui vicino al Crotone in passato anche se dovetti rifiutare perché avevo già un accordo con il Catania. Mi sentivo quindi in debito con la società e appena c’è stata la possibilità di approdare in questo progetto mi ci sono fiondato. Sono uno del popolo che gioisce in base alla felicità degli altri”.