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Genoa, Gilardino: "La svolta dopo la Fiorentina. Retegui? Può essere il '9' della Nazionale"
Alberto Gilardino, allenatore del Genoa, dopo il pareggio contro il Napoli è intervenuto al microfono di DAZN: "C'è un po' di rammarico per come si era messa la partita e per come abbiamo giocato. C'è la consapevolezza di aver fatto una grande gara, di aver fatto quello che avevamo preparato. Quindi complimenti ai ragazzi per come hanno lavorato, per il sacrificio che ci hanno messo, veramente bravi".
Terzo modulo diverso, ma stessa interpretazione del calcio.
"Dopo la partita con la Fiorentina abbiamo fatto a livello tattico delle valutazioni e ora c'è una squadra che riesce a cambiare, sia dall'inizio che a partita in corso. C'è grande disponibilità da parte dei ragazzi, per un allenatore come me è molto gratificante. Il rapporto che ho coi ragazzi è un rapporto diretto, sia con i vecchi che con i nuovi. C'è la volontà di parlare chiaramente, di dire anche cose che non fanno piacere ma che vanno dette per il bene di tutti. E' impensabile che una neopromossa che ha cambiato diversi calciatori come noi faccia questa partita così bene per 70'. Giocavamo contro una squadra di grandissima qualità e questo ha fatto la differenza".
Dove deve migliorare Retegui?
"E' un giocatore che già di suo ha delle doti negli ultimi 25-30 metri da bomber: ha fiuto del gol, ha i movimenti. Lui ha grande voglia di migliorarsi, soprattutto nella pulizia del controllo e della protezione del pallone. Sente la porta, ha tutti i margini possibili per essere l'attaccante titolare della Nazionale".
In lui rivede qualcosa di Gilardino?
"Io sto perdendo tutti i capelli a fare questo mestiere, non posso più paragonarmi a nessuno. Retegui ha la fame giusta, quella che serve a noi".
Terzo modulo diverso, ma stessa interpretazione del calcio.
"Dopo la partita con la Fiorentina abbiamo fatto a livello tattico delle valutazioni e ora c'è una squadra che riesce a cambiare, sia dall'inizio che a partita in corso. C'è grande disponibilità da parte dei ragazzi, per un allenatore come me è molto gratificante. Il rapporto che ho coi ragazzi è un rapporto diretto, sia con i vecchi che con i nuovi. C'è la volontà di parlare chiaramente, di dire anche cose che non fanno piacere ma che vanno dette per il bene di tutti. E' impensabile che una neopromossa che ha cambiato diversi calciatori come noi faccia questa partita così bene per 70'. Giocavamo contro una squadra di grandissima qualità e questo ha fatto la differenza".
Dove deve migliorare Retegui?
"E' un giocatore che già di suo ha delle doti negli ultimi 25-30 metri da bomber: ha fiuto del gol, ha i movimenti. Lui ha grande voglia di migliorarsi, soprattutto nella pulizia del controllo e della protezione del pallone. Sente la porta, ha tutti i margini possibili per essere l'attaccante titolare della Nazionale".
In lui rivede qualcosa di Gilardino?
"Io sto perdendo tutti i capelli a fare questo mestiere, non posso più paragonarmi a nessuno. Retegui ha la fame giusta, quella che serve a noi".
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