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tmw / napoli / Le Interviste
Il paragone di Stellone: "Lukaku-Raspadori come me e Schwoch, ma più forti"TUTTO mercato WEB
ieri alle 19:40Le Interviste
di Pierpaolo Matrone
per Tuttonapoli.net

Il paragone di Stellone: "Lukaku-Raspadori come me e Schwoch, ma più forti"

L'ex attaccante del Napoli ed attuale allenatore della Vis Pesaro Roberto Stellone a proposito di questa sfida, dei due allenatori ed anche di tanto altro in questa intervista rilasciata al sito di Kiss Kiss Napoli. Ecco le sue dichiarazioni:

Como-Napoli in vista, all’andata una gara dove i lariani hanno fatto una bella figura ma poi a vincere furono gli azzurri. Domenica che gara ti aspetti?
“La gara d’andata vide il Como giocare bene, adesso la squadra di Fabregas proverà a dare continuità alla vittoria di Firenze, ma il Napoli proverà a vincere magari lasciando il palleggio agli avversari e colpire nelle ripartenze ed andando a vincere i duelli nelle zone più importanti del campo. Il Como proverà a fare la sua gara, e gli azzurri dovranno essere bravi a chiudersi e ripartire”.

La garanzia dell’esperienza di Conte contro il bel gioco e la gioventù di Fabregas, che idea hai di questi due allenatori?
“Fabregas ha una grande carriera da giocatore ed è un allenatore emergente, mentre Conte è uno dei migliori allenatori in circolazione. Fabregas sta dimostrando che ha delle idee e la sua squadra gioca molto bene ed ha le carte in regola per diventare un grande allenatore. Conte, invece, lo conosciamo tutti è molto forte. Lui dà un’organizzazione incredibile alla squadra, che lavora molto sulla testa, sull’aspetto fisico e che non disdegna di far giocare bene le sue squadre, dove per bene intendo una squadra che vince e lui ha sempre vinto ovunque è andato. Vuol dire che ha trovato in passato le ricette giuste per vincere, ed evidentemente la sta trovando anche a Napoli”.

Fabregas ha detto che in Italia si guarda ancora troppo al risultato e poco al gioco, è davvero ancora così?
“Secondo me dipende, perché anche da altre parti ciò che conta è portare a casa il risultato finale. Se uno ci riesce ad ottenerlo attraverso il bel gioco ben venga, ma non c’è una sola legge. Ogni allenatore oltre alle idee deve guardare anche ai calciatori che ha, ma ciò che conta secondo me è riuscire ad ottenere il risultato finale. Se una squadra gioca bene ma non riesce a raggiungere i propri obiettivi poco conta non solo in Italia ma un po’ ovunque”.

Da un lato Lukaku, prima punta forte e di esperienza, dall’altro il falso-nueve Nico Paz che sta incantando la Serie A. Due modi di guardare alla fase offensiva in maniera molto diversa, entrambi efficaci secondo te?
“Nico Paz non l’ho visto spesso ma sta facendo bene, è molto giovane ed ha grandi qualità. Lukaku è una garanzia lo conosciamo bene, una garanzia come prima punta che fa salire la squadra, fa gol e sa fare reparto da solo. Sono due giocatori diversi ma che stanno facendo entrambi un ottimo campionato”.

La coppia Lukaku-Raspadori ti piace? Ti ricorda un po’ la tua esperienza partenopea in coppia con Schwoch?
“Mi piace molto, si sposano bene. Raspadori più sottopunta da raccordo, un calciatore intelligente, che fa gol e si muove tanto. Con le dovute proporzioni ricorda un po’ me e Stefan, con le dovute proporzioni. Noi eravamo una coppia molto affiatata e come caratteristiche ci trovavamo bene a giocare insieme ma loro due sono più forti”.

L’Italia fatica a trovare un suo bomber negli ultimi anni. Qual è secondo te il centravanti italiano più forte in questo momento?
“Per me è Scamacca, anche se è infortunato. Ha qualità fisiche e tecniche, peccato per questi due infortuni che ha subito, però è un attaccante che per me nei prossimi anni farà l’attaccante titolare della nazionale. In sua attesa direi Retegui perché sta segnando e sta facendo grandi cose”.