Kvaratskhelia best of: i migliori momenti in azzurro di un talento generazionale
Khvicha Kvaratskhelia lascia il Napoli dopo due stagioni e mezzo. Arrivato da completo sconosciuto, ha lasciato un solco nel cuore dei tifosi del Napoli e non solo: è stato uno dei talenti più cristallini che la Serie A abbia potuto ammirare dopo Diego Armando Maradona. Sul campo, ha regalato gol, assist e anche più: colpi da genio, giocate da maestro, e un incredibile contributo al tricolore riottenuto dopo 33 anni. Il Kvaratskhelia calciatore si merita un tributo: riviviamo insieme i migliori momenti con la maglia azzurra.
36 minuti e 37 secondi - E subito il primo gol con la maglia del Napoli: Kvara stacca di testa su un cross di Lozano e firma il momentaneo pareggio a Verona (gara vinta poi 5-2 dagli azzurri). Esultanza "della buonanotte", citazione a Stephen Curry, che subito manda in fissa i tifosi: sarà l'inizio di una straordinaria storia d'amore.
"Ma come si è presentato?!" - Nel giorno dell'esordio al Maradona, è la frase che Kvaratskhelia fa urlare al telecronista DAZN. In maniera sfrontata si appropria del "tiraggiro" dell'appena partito Insigne, e dal limite dell'area disegna una traiettoria a rientrare ma potente, perfetta, che si spegne all'incrocio dei pali, imprendibile per il portiere. Passano neanche 30 minuti e il georgiano, servito in area, sterza col destro e incrocia col mancino: doppietta al debutto nel tempio di Fuorigrotta. I tifosi hanno già imparato a pronunciare il suo nome.
Corre in mezzo a tre, veronica, siluro da fuori area e quasi cade giù lo stadio - È Lazio-Napoli, quinta giornata di campionato, gli azzurri sono sotto di un gol quando Kvara decide di inventarsi "sta roba senza senso": circondato da tre avversari va in percussione, con una veronica ne fa fuori due poi lascia partire un bolide dai 25 metri, che il palo con infamia respingerà negando un gol da Puskas Award. Non solo le pennellate da "Kvaravaggio", Khvicha con la fame di chi vuole mangiarsi il mondo fa giocate da campione. Sarà proprio lui alla fine a completare la rimonta ai danni dei biancocelesti, anche stavolta con un tiro potentissimo su assist di Anguissa. Il Napoli veniva da due pareggi e la svolta in quell'anno dello scudetto porta proprio la firma KK77.
"E se lo sogna stanotte Alexander Arnold a Kvaratskhelia" - semicit. per palati fini, per commemorare una delle migliori prestazioni di Kvara in azzurro, in una notte altrettanto storica in cui il Napoli surclassa 4-1 il Liverpool in Champions League. Assist, tunnel, dribbling su dribbling, una partita da mal di testa per il terzino inglese che siamo sicuri avrà ancora gli incubi. "The day Khvicha Kvaratskhelia showed Trent Alexander-Arnold who is the Boss", scrivevano in Inghilterra, per intenderci. E nella gara di ritorno non fu tanto diverso: dopo 7 minuti Kvara aveva fatto già due tunnel ad Alexander Arnold, che dopo il trauma precedente avrebbe di sicuro preferito giocare in un'altra posizione, o stare in panchina, o a casa, o a fare una gita in montagna. Insomma, qualsiasi altra cosa pur di non affrontare l'alieno del Napoli.
La notte delle stelle ad Amsterdam - Preso a calci per tutta la partita, ma mai domato: Khvicha Kvaratskhelia emerge come un diamante in una notte di desideri ad Amsterdam. Un assist divino per Di Lorenzo, dribbling che sembrano danza, serpentine che ipnotizzano. Il suo gol, il sigillo del trionfo per 1-6 sull’Ajax, lo consacra. La Champions League lo osserva come si ammira un astro nascente, mentre lui si insinua con eleganza nella profondità dei cuori azzurri, scrivendo una nuova pagina di calcio.
Un georgiano sotto le stelle di Napoli - “Osimhen per Kvaratskhelia!” – quella sera, l’intesa tra i due era magia pura. Se il primo gol contro la Juventus nacque da una sua sforbiciata spettacolare, il secondo fu interamente suo. Ma non era abbastanza: nel suo primo Napoli-Juventus, Kvara lasciò il segno anche con due assist perfetti. Prima un corner millimetrico per Rrahmani, poi un cioccolatino dolcissimo per il compagno di merende Osimhen. Quella notte, circa 5 milioni di napoletani non dormirono. Avevano appena scoperto che un giovane georgiano di 21 anni aveva il potere di fermare il tempo.
Reggio Emilia e il gol che sfida le leggi fisiche - In una serata da favola a Reggio Emilia, Kvara infranse ogni limite umano. Un numero a centrocampo, una serpentina che nessuno dimenticherà mai. Il pallone sembrava incollato al suo piede, come stregato, e con una carezza delicata batté Consigli. Il commento di Pardo divenne poesia: lo nominò 11 volte in 20 secondi, una sinfonia per celebrare un gol da cinema. A Sassuolo, Kvaratskhelia divenne indescrivibile, magnifico, irripetibile.
L’apoteosi contro l’Atalanta - Certe giocate non si possono raccontare, bisogna viverle. Quella contro l’Atalanta non fu una partita, ma un momento eterno. Anguissa recupera palla e lancia Osimhen, che si fida del destino e serve Kvara. Un otto contro uno. In quegli istanti, il destino del Napoli era nei piedi del georgiano. Tre sterzate, quattro difensori mandati al bar e un fulmine a squarciare la porta di Musso. Il Maradona tremò di gioia: 50mila cuori in delirio, la panchina in campo, la città in festa. Quello non era un semplice gol, era IL GOL DELL’ANNO.
Il ritorno del re contro l’Udinese - “Bentornato, Kvara”. Il suo rientro fu un’esplosione di passione. Dopo passi falsi e delusioni, il Napoli aveva bisogno di una risposta, e lui la diede. Contro l’Udinese, Kvara divenne un esercito di un solo uomo: guadagnò un rigore, colpì due legni, e infine, al 73’, superò Silvestri con uno scavetto regale. La sua esultanza fu un grido di rabbia e amore, un bacio alla maglia sotto la curva. Ma non era finita: servì anche l’assist per Simeone, completando una notte da leggenda. Incontenibile, invincibile.
La magia del “Kvaradisiaco” contro il Verona - Quando il buio sembrava avvolgere il Napoli, fu la luce di Kvara a risplendere. Contro l’Hellas Verona, ricevette un pallone che sembrava banale. Ma nulla è banale nei piedi di Khvicha. Un tocco, una girata e un piattone che si alzò a togliere le ragnatele dall’incrocio dei pali. “Kvaratskhelia… a girooooooo, KVARADISIACO!” gridò il cronista, mentre il Napoli ritrovava la sua anima. Un altro momento da custodire nei cuori azzurri.
414 giorni dopo colpisce ancora la Juventus - È passato poco più di un anno dal 5-1, eppure per il Napoli sono cambiate tante cose: allenatore, ds, giocatori, classifica, umore... A rimanere invariati sono i colpi di Kvara, che tira fuori il coniglio dal cilindro e ancora una volta punisce la Juve: su un cross di Di Lorenzo deviato, Khvicha si coordina e impatta alla perfezione al volo e infila Szczesny sul primo palo. Insieme a Raspadori, il georgiano contribuisce a una delle poche vittorie memorabili del 2023/24 azzurro.
Il diamante da punizione - La stagione a dir poco deludente del Napoli sta per volgere al termine, ma a Kvaratskhelia basta un attimo per prendersi la scena. Giornata 37 contro la Fiorentina, il Napoli è sotto 2-1 per i gol segnati da Nzola e Biraghi su calcio piazzato: il 77 azzurro risponde allo stesso modo. Calcio di punizione sulla sinistra dai 25 metri: Kvara disegna una parabola che si incastra sotto l'incrocio dei pali della porta di Terracciano. Rete stupenda premiata anche nella top 30 dell'anno in Serie A.
Come Atlante si fa carico di tutto il Napoli - Dopo la sconvolgente sconfitta a Verona, gli uomini di Conte devono scacciare i fantasmi alla prima al Maradona contro il Bologna. E Kvaratskhelia da vero leader tecnico trascina la squadra. Politano centra per Khvicha vicino alla lunetta dell'area: con una pennellata, un tocco di interno morbido che s'alza e s'abbassa, manda in porta Di Lorenzo che segna. Poi nella ripresa fa un gol che ricorda un po' quello contro il Sassuolo: parte dal centrocampo, tanti tocchi per puntare la difesa, arrivato al limite se la sposta sul sinistro e realizza con l'aiuto di una deviazione. Infine gli scambi con David Neres al suo ingresso, che facevano sognare un duo stellare. C'è pure il marchio di Kvara nell'inizio dell'era Conte.
L'ultimo gol con la maglia del Napoli - E che gol... Alla decima giornata gli azzurri sono in testa alla classifica e devono affrontare la prima vera prova, in casa del Milan. Dopo il vantaggio di Lukaku, raddoppia Kvaratskhelia: partito dalla sinistra, si accentra evitando due giocatori e col tiro a giro la piazza all'angolino battendo Maignan. Allora nessuno immaginava che sarebbe stata l'ultima rete di Kvaratskhelia in maglia azzurra, ancora oggi è difficile metabolizzare.