Thuram: "Inter tra i top 5-6 club al mondo, possiamo vincere Scudetto e Champions!"
Nonostante qualche battuta d’arresto iniziale, l’inter sembra tornata la vecchia squadra macina punti vista lo scorso anno. Al momento i nerazzurri volano in campionato e Champions League, trascinati da uno straordinario Marcus Thuram, autore già di 13 reti in stagione. A tal proposito il centravanti francese è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport, iniziando proprio da un commento sul suo stato di forma: “All’Inter sono in fiducia totale. Ed è grazie a chi mi sta intorno: compagni, mister, società. Non lo so dove voglio arrivare. E non ci penso, quasi mi dà fastidio. Conta amare, non mettersi limiti. Ancora devo migliorare nel colpo di testa e provare ad andare più veloce. Ma rispetto all’inizio della stagione mi sento già più forte. Oggi, ad esempio, vado in anticipo su una palla di Dimarco perché so già quello che lui farà. Lo stesso con Micki. È conoscenza, esperienza”
Sugli insegnamenti del padre Lilian: “Lui è stato fondamentale per me, da giovane e ancora oggi. Con lui guadagno tempo, una parola sua sono 2-3 settimane di lavoro. Se è stato peso essere figlio di un campione? A volte lo è stato. Mio padre mi aveva preparato, “ti giudicheranno per il cognome, diranno che ci sei solo perché sei mio figlio”. Non è stato piacevole, quando ero bambino, sentir dire cattiverie dai genitori dei ragazzi con cui giocavo. Il rapporto con mio fratello Khephren è splendido. Gli auguro il meglio. Non proprio il meglio meglio eh... Diciamo a lui sì, alla squadra in cui gioca no. Lui è più forte di me”.
Sul rapporto con Lautaro: “È un capitano che parla quando deve. Non lo fa mai a caso. Ci intendiamo proprio grazie alle nostre differenze. Io gli do qualcosa che lui non ha e lui viceversa. Quando siamo in Nazionale ci chiamiamo spesso, forse ci manchiamo”.
Sulla clausola da 85 milioni: “Lo dico chiaro: non accadrà mai che io lasci l’Inter sfruttando la clausola, per il rapporto che qui ho con tutti. Quella cifra è messa lì, ma non sarò mai io da solo a scegliere. E se qualcosa arriverà, ci sarà sempre una discussione con la società”.
Sugli obiettivi di squadra: “Io non riesco a scegliere, ho l’obiettivo di vincere tutti e 5 i trofei. Io considero l’Inter una delle super grandi d’Europa. Siamo una squadra che fa paura. Non vedo club superiori a noi, neppure uno. Ce ne sono 5-6 in Champions più forti degli altri. E siamo tra questi”.