Cos’ha detto Conte? Juan Jesus, Kvara, il mercato: la conferenza in 10 punti
La sfida al Genoa, ma non solo. Antonio Conte ha parlato quest’oggi in conferenza stampa in vista della sfida di domani contro il grifone, ma toccando vari temi legati in primis alla sostituzione di Buongiorno, tema che ha caratterizzato le discussioni di tutta la settimana in città, ma anche della crescita della squadra, le scelte tattiche e le possibili evoluzioni del suo Napoli. Ecco il suo intervento riepilogato in 10 punti, domanda per domanda.
1. Niente scorciatoie per il successo
Conte ha ribadito l’importanza di un lavoro costante e solido per costruire una squadra vincente. La frase “non esistono le scorciatoie” la dice lunga: il successo che si fonda su basi fragili o superficialmente acquisito non è duraturo. Per l'allenatore del Napoli, il percorso per raggiungere obiettivi ambiziosi è lungo e richiede una crescita continua, ma ciò che rende possibile accelerare il processo è una metodologia di lavoro seria e ben strutturata. Non una novità, ma un passaggio ripetuto ormai spesso dal tecnico.
2. Il valore dei 35 punti dopo 16 gare
Conte ha espresso soddisfazione per il rendimento della squadra, sottolineando che i 35 punti ottenuti sono un chiaro indicativo di una crescita importante. La squadra ha migliorato la propria consistenza, ed è riuscita a crescere sotto ogni aspetto. Secondo lui, anche se non sempre è possibile vincere, l'importante è che la squadra si impegni sempre a migliorare, anche nei momenti di difficoltà, come quando si è andati sotto nel match contro l’Udinese. Il lavoro e l'approccio positivo sono stati determinanti per il rendimento.
3. Il sostituto di Buongiorno e il ruolo di Juan Jesus
Una delle domande più delicate riguardava la sostituzione di Buongiorno, difensore centrale che resterà fuori per almeno un mesetto. Conte ha indicato in Juan Jesus il sostituto naturale. L’esperto difensore brasiliano ha sempre dato disponibilità e ha un’importante esperienza alle spalle. Conte ha sottolineato di avere piena fiducia in lui e di essere tranquillo riguardo alla sua prestazione. Non si è mostrato preoccupato, perché considera Juan Jesus un elemento di esperienza e affidabilità, soprattutto al fianco di Rrahmani.
4. Il recupero di Kvara e la crescita di Neres
Una notizia positiva per Conte è il recupero di Kvaratskhelia, che ier ha ripreso ad allenarsi con la squadra. L’allenatore ha confermato che è a disposizione per la partita contro il Genoa e il suo recupero rappresenta un’arma in più per il Napoli. Da escludere la titolarità. La maglia da titolare spetta a David Neres, che sta crescendo molto sotto il profilo del coinvolgimento nella squadra, e offre al Napoli soluzioni sia sulla fascia destra che sulla sinistra. Conte ha parlato positivamente della sua evoluzione, sottolineando come Neres abbia compreso l'importanza di partecipare attivamente alla fase difensiva, fondamentale nel suo sistema di gioco.
5. La situazione difensiva: Juan Jesus, Rrahmani e la fase difensiva collettiva
Sulle scelte difensive, Conte ha evitato di entrare troppo nel merito delle difficoltà enormi dell'anno scorso e ha preferito concentrarsi sul presente e sul lavoro collettivo. Ha spiegato che la fase difensiva è un compito che coinvolge tutta la squadra, non solo i difensori e il portiere. Il suo approccio è il solito: non è solo incentrato sui singoli, ma sulla collaborazione tra tutti i reparti. Riscattare la scorsa stagione dipende dalla coesione della squadra, che è essenziale a partire proprio dalla solidità difensiva.
6. Le aspettative sul mercato di gennaio
Nessuna forzatura. Conte ha ribadito di essere molto soddisfatto del gruppo a disposizione e ha espresso la sua fiducia nei giocatori, riconoscendo che ognuno di loro ha contribuito ai 35 punti finora ottenuti. L’allenatore ha lasciato intendere che se ci fossero opportunità sul mercato, il club potrebbe valutare dei rinforzi, ma ha anche sottolineato che non è il momento di parlare di mercato. La sua priorità è il gruppo che ha a disposizione e la crescita continua della squadra. Per ora va in guerra con i suoi, il passaggio da sottolineare.
7. Preparazione per la partita contro il Genoa
Conte si è preparato alla sfida di Marassi, sottolineando le difficoltà che una partita al “Ferraris” può comportare, sia per il tifo del pubblico rossoblù che per il tipo di stadio del Genoa, uno dei pochi all'inglese. Il Napoli dovrà affrontare un ambiente caldo e una tifoseria che spingerà la squadra di casa. Nonostante ciò, Conte ha messo l’accento sull’importanza di portare in campo ciò che è stato preparato durante la settimana. La squadra dovrà mostrare spirito di collaborazione e capacità di reagire anche in momenti di difficoltà, come accaduto ad Udine.
8. La crescita di Rafa Marin non basta
Rafa Marin è un altro nome che Conte ha voluto menzionare, riconoscendo il suo progresso, ma non al punto da lanciarlo titolare. L'allenatore ha spiegato che le sue scelte non dipendono ovviamente da simpatie personali, ma dalla necessità di fare le scelte migliori per il bene della squadra. Marin sta crescendo e lavorando duramente, ma al momento, Conte ha sottolineato che è ovvio in questo momento affidarsi all'esperienza di Juan Jesus per la partita contro il Genoa.
9. Lukaku e Simeone: la crescita continua
La crescita di Giovanni Simeone è stata una delle note positive della stagione, con Conte che ha lodato il suo spirito di sacrificio e la sua voglia di migliorare. Il “Cholito” ha acquisito una maggiore completezza rispetto agli anni passati, diventando una valida alternativa a Lukaku. L’attaccante belga, pur attraversando momenti altalenanti, è un elemento fondamentale per il Napoli, e Conte spera che possa ritrovare la serenità per esprimere al meglio il suo potenziale.
10. Possibile ritorno al 3-5-2 in caso di nuovi arrivi. Macchè
Infine, a Conte è stato chiesto di un 3-5-2 in caso di nuovi rinforzi difensivi per non lasciare solo Lukaku. Ha spiegato che il modulo non è la chiave per essere offensivi o difensivi, ma è la quantità di uomini che si portano in attacco e la qualità della fase difensiva a determinare l’efficacia. Il 3-5-2, che storicamente viene visto come un modulo difensivo, ha detto Conte col sorriso, come tutti i moduli può essere offensivo o difensivo in base a quanti giocatori vengono coinvolti nella fase di attacco. Conte ha quindi escluso che un 3-5-2 cambierebbe radicalmente l’approccio tattico del Napoli, che già attacca con un numero elevato di uomini.