Da Pazzini a Soulè: ricordate il Triplete? Stavolta la Roma di Ranieri era dall'altra parte

Matias Soulé ieri pomeriggio contro l'Inter non ha solo tenuto in vita la Roma per la corsa al quarto posto. Ha anche, soprattutto, indirizzato un duello Scudetto che ora, a quattro giornate dalla fine, vede il Napoli primo in classifica a +3 sui campioni d'Italia. Il talentuoso calciatore argentino ha danzato sulle difficoltà della squadra di Simone Inzaghi consegnandole una vigilia di Champions League da incubo. La terza sconfitta in una settimana.
Ieri abbiamo assistito a un sorpasso al vertice della Serie A quando ormai già si intravede il traguardo. Un qualcosa di raro in un campionato che per nove anni consecutivi è stato dominato dalla Juventus e poi ha visto Inter, Milan, Napoli e di nuovo Inter vincere al termine di volate partite da ben più lontano.

Per trovare un altro sorpasso in vetta alla classifica a così poche giornate dal termine del campionato bisogna tornare alla stagione del Triplete, a quell'Inter tanto ricordata in queste settimane che però ora sembra davvero tanto lontana. In quella occasione la Roma anche allora allenata da Claudio Ranieri arrivò addirittura alla 34esima giornata in vetta alla classifica. In testa alla Serie A fino a Roma-Sampdoria del 25 aprile, una partita sbloccata da un gol di Totti ma poi decisa da una doppietta all'Olimpico di Pazzini.

Quella sconfitta costò carissimo ai giallorossi e permise all'Inter di Mourinho grazie a un 2-0 contro la Juventus di portarsi da -1 a +2 a tre partite dalla fine. Un sorpasso decisivo: la classifica da quel momento in poi non vide più scosse in vetta. Nonostante un calendario complicato, l'Inter vinse anche le ultime tre e quindi a nulla servirono i nove punti conquistati dai giallorossi negli ultimi tre match.
Questa volta il sorpasso è avvenuto alla 33esima giornata, non alla 34esima. Soprattutto il finale è ancora tutto da scrivere. Ma è curioso che la Roma di Claudio Ranieri sia di nuovo protagonista di un duello Scudetto triller. Vibrante. Seppur sotto altre vesti.