
De Giovanni: "Conte fa da ponte tra Napoli e la squadra. Occasione per un progetto duraturo"
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio - 3° Tempo è intervenuto lo scrittore Maurizio De Giovanni: "Antonio Conte vuole vivere la città e si muove in essa. Spesso gli allenatori del Napoli vivevano in un diaframma, vivendo distanti e a volte isolati. Conte invece partecipa alla vita della città in modo attivo, volendo viverla ogni giorno.
E poi c'è il suo ruolo molto all'inglese, visto che parla da dirigente. Lo fa da capo dell'area tecnica, da colui che decide tutto. Non solo sul campo e sul mercato, ma anche guardando alle strutture. Io credo che Conte potrebbe risolvere (e spero che risolverà) il problema che il Napoli ha nella città. Non c'è una sede urbana, non si allena nemmeno in provincia. Non c'è un centro di riferimento in città, se non lo stadio quando c'è partita. Conte getta un ponte tra la città e la squadra, cosa che fino ad oggi è mancata.
Il Napoli ha avuto una pesante grana infortuni e non abbiamo visto neanche un "Primavera" convocato, ma intendo solo anche simbolicamente come avviene in altre realtà. Il Napoli non ha una struttura secondaria, non c'è una squadra giovanile di livello tale da poter fornire giocatori, e questo si sente anche sul mercato. Non penso che sia possibile immaginare un discorso di medio termine senza avere un settore giovanile che produca giocatori".
E poi c'è il suo ruolo molto all'inglese, visto che parla da dirigente. Lo fa da capo dell'area tecnica, da colui che decide tutto. Non solo sul campo e sul mercato, ma anche guardando alle strutture. Io credo che Conte potrebbe risolvere (e spero che risolverà) il problema che il Napoli ha nella città. Non c'è una sede urbana, non si allena nemmeno in provincia. Non c'è un centro di riferimento in città, se non lo stadio quando c'è partita. Conte getta un ponte tra la città e la squadra, cosa che fino ad oggi è mancata.
Il Napoli ha avuto una pesante grana infortuni e non abbiamo visto neanche un "Primavera" convocato, ma intendo solo anche simbolicamente come avviene in altre realtà. Il Napoli non ha una struttura secondaria, non c'è una squadra giovanile di livello tale da poter fornire giocatori, e questo si sente anche sul mercato. Non penso che sia possibile immaginare un discorso di medio termine senza avere un settore giovanile che produca giocatori".
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