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Vocalelli: "Inzaghi dà troppe certezze, gli servirebbe la grinta di Conte"
“Troppe certezze, a Inzaghi serve la grinta di Conte”. Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, Alessandro Vocalelli torna così sul ko dell’Inter a Firenze, che getta ombre sulla corsa scudetto della squadra di Simone Inzaghi: “Era una tappa fondamentale dello slalom parallelo con il Napoli e non si può invocare la maggiore stanchezza rispetto all’avversaria, determinata magari dal turno infrasettimanale europeo. Fiorentina e Inter stavolta hanno giocato ad armi pari: entrambe avevano disputato domenica la loro partita di campionato.[…]
La verità - e in questo Simone Inzaghi ha perfettamente ragione - è che da una parte c’era una squadra motivata e concentrata, dall’altra una squadra svagata e irriconoscibile, nei valori individuali e collettivi”. Il ragionamento prosegue ricordando come i giudizi sull’Inter siano pressoché unanimi, quelli su una squadra ritenuta la più forte in circolazione, almeno nel panorama italiano, per poi tornare su Inzaghi: “Bravissimo tatticamente, bravissimo nel far crescere i giocatori, nel creare un ottimo ambiente, ma... Ma forse proprio per questo capace di dare troppe certezze anche ai suoi calciatori.
Se sei il più forte per quattro anni, ma non raccogli il dovuto, forse ti manca un pizzico di adrenalina, di tensione, che non vuole dire nervosismo, nella continuità.[…] Conte stressa l’ambiente sin dal primo giorno, per avere risultati immediati che spesso arrivano, poi magari finisce per spezzare la corda. Ecco, forse Simone Inzaghi avrebbe bisogno, anche pubblicamente, di prendersi e di dare minori certezze, mettendo tutti - ma proprio tutti - sempre in discussione”.
La verità - e in questo Simone Inzaghi ha perfettamente ragione - è che da una parte c’era una squadra motivata e concentrata, dall’altra una squadra svagata e irriconoscibile, nei valori individuali e collettivi”. Il ragionamento prosegue ricordando come i giudizi sull’Inter siano pressoché unanimi, quelli su una squadra ritenuta la più forte in circolazione, almeno nel panorama italiano, per poi tornare su Inzaghi: “Bravissimo tatticamente, bravissimo nel far crescere i giocatori, nel creare un ottimo ambiente, ma... Ma forse proprio per questo capace di dare troppe certezze anche ai suoi calciatori.
Se sei il più forte per quattro anni, ma non raccogli il dovuto, forse ti manca un pizzico di adrenalina, di tensione, che non vuole dire nervosismo, nella continuità.[…] Conte stressa l’ambiente sin dal primo giorno, per avere risultati immediati che spesso arrivano, poi magari finisce per spezzare la corda. Ecco, forse Simone Inzaghi avrebbe bisogno, anche pubblicamente, di prendersi e di dare minori certezze, mettendo tutti - ma proprio tutti - sempre in discussione”.
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