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Il Napoli non è il PSG, il Napoli vende al PSG. L'addio di Kvara non è figlio di un ricatto
Giovanni Manna ci ha messo la faccia. Due giorni dopo la chiusura della finestra invernale di calciomercato, il direttore sportivo del Napoli ha risposto alle domande dei giornalisti confermando che questa finestra di gennaio per la capolista non è andata secondo i piani sperati. Non è arrivato Danilo, calciatore con cui c'era un accordo. Non è arrivato Comuzzo, nonostante 35 milioni di euro sul piatto. Non è arrivato soprattutto il sostituto del miglior giocatore della rosa perché Khvicha Kvaratskhelia è stato ceduto al Paris Saint-Germain per 75 milioni di euro il 17 gennaio e al suo posto è arrivato Noah Okafor, in prestito dal Milan, a poche ore dal gong.
"Abbiamo provato a sanare una situazione complicata a luglio, poi a novembre, poi a dicembre, ma siamo stati costretti a cederlo in questa sessione perché ci siamo ritrovati, non dico ricattati, ma quasi", ha detto Giovanni Manna in una prima fase della conferenza stampa. Una posizione molto dura, probabilmente preparata prima di andare in onda. Su cui poi il dirigente del Napoli è tornato usando ben altre parole. "Quando una persona vuole andare via, è difficile convincerla a restare. Ci puoi provare una volta, due volte, poi se le cose non vanno perché trattenere chi non vuole più stare? Perché? Chi sta qui deve volerlo, deve sposare il progetto, sacrificarsi tutti i giorni, lavorare duramente e seguire il tecnico. Se tutto questo viene meno non ha senso perseguire cose che non ti danno nulla". E Kvaratskhelia già da un po' aveva smesso di seguire Conte, non a caso aveva anche perso il posto da titolare nonostante le sue indiscutibili doti.
La verità è che la cessione del fuoriclasse georgiano al PSG era inevitabile, è stata solo posticipata di sei mesi perdendoci, tra l'altro, un bel po' di milioni. Perché è vero che il Napoli s'è mosso in ritardo per rinnovargli il contratto, ma quando l'ha fatto gli ha comunque proposto cifre pari a quelle che percepisce Romelu Lukaku, il calciatore più pagato della rosa. E comunque Kvara aveva altri due anni d mezzo di contratto, quindi nemmeno la prossima estate si sarebbe avvicinato al regime di svincolo.
Il Napoli non è il Paris Saint-Germain, chissà se riuscirà mai a raggiungere quello status. Il Napoli - da Lavezzi a Cavani, passando per Fabian Ruiz - vende al PSG per poi finanziare il suo mercato. L'errore casomai è stato fatto nella pianificazione del post Kvaratskhelia, l'aver perso troppo tempo dietro a Garnacho e Adeyemi per poi non arrivare nemmeno a Saint-Maximin.
CLICCA QUI per rileggere la conferenza stampa integrale di Giovanni Manna.
"Abbiamo provato a sanare una situazione complicata a luglio, poi a novembre, poi a dicembre, ma siamo stati costretti a cederlo in questa sessione perché ci siamo ritrovati, non dico ricattati, ma quasi", ha detto Giovanni Manna in una prima fase della conferenza stampa. Una posizione molto dura, probabilmente preparata prima di andare in onda. Su cui poi il dirigente del Napoli è tornato usando ben altre parole. "Quando una persona vuole andare via, è difficile convincerla a restare. Ci puoi provare una volta, due volte, poi se le cose non vanno perché trattenere chi non vuole più stare? Perché? Chi sta qui deve volerlo, deve sposare il progetto, sacrificarsi tutti i giorni, lavorare duramente e seguire il tecnico. Se tutto questo viene meno non ha senso perseguire cose che non ti danno nulla". E Kvaratskhelia già da un po' aveva smesso di seguire Conte, non a caso aveva anche perso il posto da titolare nonostante le sue indiscutibili doti.
La verità è che la cessione del fuoriclasse georgiano al PSG era inevitabile, è stata solo posticipata di sei mesi perdendoci, tra l'altro, un bel po' di milioni. Perché è vero che il Napoli s'è mosso in ritardo per rinnovargli il contratto, ma quando l'ha fatto gli ha comunque proposto cifre pari a quelle che percepisce Romelu Lukaku, il calciatore più pagato della rosa. E comunque Kvara aveva altri due anni d mezzo di contratto, quindi nemmeno la prossima estate si sarebbe avvicinato al regime di svincolo.
Il Napoli non è il Paris Saint-Germain, chissà se riuscirà mai a raggiungere quello status. Il Napoli - da Lavezzi a Cavani, passando per Fabian Ruiz - vende al PSG per poi finanziare il suo mercato. L'errore casomai è stato fatto nella pianificazione del post Kvaratskhelia, l'aver perso troppo tempo dietro a Garnacho e Adeyemi per poi non arrivare nemmeno a Saint-Maximin.
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