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Napoli, Anguissa è tornato vero leader: adesso il centrocampo partenopeo vola
Partito come possibile incognita dopo una stagione con più ombre che luci, attualmente Zambo Anguissa è uno dei perni inamovibili del centrocampo del Napoli. Nello scacchiere tattico di Conte è ormai insostituibile, giocando da interno in una mediana completata da Lobotka come metronomo e da McTominay come altra mezzala.
Il Mattino ha ricostruito le tappe della rinascita del giocatore camerunese ex Fulham. Innanzitutto, fin dal primo giorno della sua presentazione a Palazzo Reale, Conte ha inserito Anguissa nella ristretta lista dei quattro intoccabili del Napoli da cui ripartire. Un'iniezione di fiducia per Zambo, che non si è fatto abbattere poi dalle voci che vedevano l'acquisto di McTominay inizialmente come suo alter ego.
Determinante inoltre, poco prima della presentazione dello scozzese, la prestazione di grande quantità fornita da Anguissa contro il Parma con tanto di gol della vittoria. Da lì, il centrocampista non si è più fermato. Tanta sostanza in mezzo al campo con annessi palloni sradicati agli avversari, ma anche visione di gioco come dimostra l'assist per Lukaku a San Siro contro il Milan. Anche domenica a Torino contro i granata di Vanoli ha sfoderato l'ennesima ottima prestazione: una vera e propria resurrezione dunque, dopo la scorsa - e anonima - annata.
Il Mattino ha ricostruito le tappe della rinascita del giocatore camerunese ex Fulham. Innanzitutto, fin dal primo giorno della sua presentazione a Palazzo Reale, Conte ha inserito Anguissa nella ristretta lista dei quattro intoccabili del Napoli da cui ripartire. Un'iniezione di fiducia per Zambo, che non si è fatto abbattere poi dalle voci che vedevano l'acquisto di McTominay inizialmente come suo alter ego.
Determinante inoltre, poco prima della presentazione dello scozzese, la prestazione di grande quantità fornita da Anguissa contro il Parma con tanto di gol della vittoria. Da lì, il centrocampista non si è più fermato. Tanta sostanza in mezzo al campo con annessi palloni sradicati agli avversari, ma anche visione di gioco come dimostra l'assist per Lukaku a San Siro contro il Milan. Anche domenica a Torino contro i granata di Vanoli ha sfoderato l'ennesima ottima prestazione: una vera e propria resurrezione dunque, dopo la scorsa - e anonima - annata.
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