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Cannavaro: "Acerbi sa come far innervosire Lukaku. Inzaghi? Somiglia a Conte"
Nel corso dell'intervista rilasciata al Corriere della Sera, l'ex Campione del Mondo Fabio Cannavaro ha parlato della sfida in programma domani fra Inter e Napoli, con particolare attenzione ai due allenatori ed all'aspetto della difesa nerazzurra, che in questo avvio di stagione ha subito molte critiche, ma che contro gli azzurri ritrova Acerbi.
Ecco le sue parole in merito: "La fase difensiva oggi è collettiva, non è più il singolo difensore che sbaglia e i giocatori sono più o meno gli stessi. In Champions c’è maggiore intensità e soprattutto una concentrazione diversa. L’Inter, magari inconsciamente, in Champions quest’anno non vuole sbagliare nulla .Ritorno di Acerbi non è una bella notizia per Lukaku? Eh, no. Acerbi ha esperienza e tanta forza. Sa come non farlo girare, sa anche come fare innervosire gli attaccanti".
Poi sui due allenatori: "Se Inzaghi e Conte si somigliano? Molto di più di quel che sembra, anche nel gioco. Si sono avvicendati all’Inter e Simone non ha stravolto completamente il lavoro di Antonio, è un segnale di grande intelligenza. Sono due persone serie, risolte e solide. Come allenatori sono l’espressione più autorevole di quella scuola italiana troppo spesso snobbata. L’Inter ha una identità forte, il Napoli la sta conquistando".
Ecco le sue parole in merito: "La fase difensiva oggi è collettiva, non è più il singolo difensore che sbaglia e i giocatori sono più o meno gli stessi. In Champions c’è maggiore intensità e soprattutto una concentrazione diversa. L’Inter, magari inconsciamente, in Champions quest’anno non vuole sbagliare nulla .Ritorno di Acerbi non è una bella notizia per Lukaku? Eh, no. Acerbi ha esperienza e tanta forza. Sa come non farlo girare, sa anche come fare innervosire gli attaccanti".
Poi sui due allenatori: "Se Inzaghi e Conte si somigliano? Molto di più di quel che sembra, anche nel gioco. Si sono avvicendati all’Inter e Simone non ha stravolto completamente il lavoro di Antonio, è un segnale di grande intelligenza. Sono due persone serie, risolte e solide. Come allenatori sono l’espressione più autorevole di quella scuola italiana troppo spesso snobbata. L’Inter ha una identità forte, il Napoli la sta conquistando".
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