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Napoli, Kvaratskhelia rischia il posto contro il Torino: il motivo è di natura tecnica
Khvicha Kvaratskhelia ha deluso contro la Roma e così ora rischia il posto. A Torino infatti il georgiano del Napoli potrebbe partire dalla panchina e il motivo non è il mancato accordo sul rinnovo o l'atteggiamento al momento del cambio con Neres, il mancato saluto al compagno che entrava, la scelta di sedersi per conto suo in panchina, triste e solitario e visibilmente turbato. Secondo quanto riportato da Il Mattino, quello che gli viene imputato sono la svogliatezza mostrata a un certo punto della gara e le scelte sbagliate.
Il suo rendimento rischia di diventare un interrogativo perché troppo altalenante. Antonio Conte e Gabriele Oriali hanno voluto parlare con lui, lo hanno affrontato faccia a faccia al Maradona e lo rifaranno di nuovo nelle prossime ore. Non esiste un caso, ma il cambio è stato dettato da una scelta tecnica. L'esterno giura che ce l'avesse con se stesso, il club non ha necessità di approfondire e cerca di capire anche che cosa farà in futuro. Ora più che mai la scelta è sua.
Oriali a Radio CRC ha parlato così ieri dei suoi dialoghi con i giocatori: "Dipende dai momenti e dai ragazzi: abbiamo un gruppo di ottimi ragazzi e seri professionisti, ci ha agevolato ed i risultati si vedono. Ma ogni ragazzo ha una propria personalità, cambia l’intervento a seconda dell’individuo. Si parla a tutti, poi serve essere psicologi e capire cosa dire e capire in quel momento, valutare lo stato d’animo ed eventualmente aiutarlo. È capitato anche di intervenire in maniera dura come dopo il 3-0 di Verona, l’intervento non fu leggero ma era doveroso. Speriamo non capiti più. Esiste un codice universale per comunicare? Dettato all’inizio della stagione, il codice nostro è quello un po’ di tutti i club: impegno, sudore, sacrificio, spirito di squadra, onorare la maglia, disciplina, spirito di appartenenza. Queste sono le regole basilari per arrivare all’obiettivo, abbiamo un gruppo che ci segue molto".
Il suo rendimento rischia di diventare un interrogativo perché troppo altalenante. Antonio Conte e Gabriele Oriali hanno voluto parlare con lui, lo hanno affrontato faccia a faccia al Maradona e lo rifaranno di nuovo nelle prossime ore. Non esiste un caso, ma il cambio è stato dettato da una scelta tecnica. L'esterno giura che ce l'avesse con se stesso, il club non ha necessità di approfondire e cerca di capire anche che cosa farà in futuro. Ora più che mai la scelta è sua.
Oriali a Radio CRC ha parlato così ieri dei suoi dialoghi con i giocatori: "Dipende dai momenti e dai ragazzi: abbiamo un gruppo di ottimi ragazzi e seri professionisti, ci ha agevolato ed i risultati si vedono. Ma ogni ragazzo ha una propria personalità, cambia l’intervento a seconda dell’individuo. Si parla a tutti, poi serve essere psicologi e capire cosa dire e capire in quel momento, valutare lo stato d’animo ed eventualmente aiutarlo. È capitato anche di intervenire in maniera dura come dopo il 3-0 di Verona, l’intervento non fu leggero ma era doveroso. Speriamo non capiti più. Esiste un codice universale per comunicare? Dettato all’inizio della stagione, il codice nostro è quello un po’ di tutti i club: impegno, sudore, sacrificio, spirito di squadra, onorare la maglia, disciplina, spirito di appartenenza. Queste sono le regole basilari per arrivare all’obiettivo, abbiamo un gruppo che ci segue molto".
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