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De Laurentiis: "Con Al-Sabah nulla di concreto. Bari sarà ceduto solo a chi può portarlo in alto"
“Con lo sceicco Al-Sabah non c’è stato nulla di concreto, si è creata soltanto una soap opera e sono venute fuori delle speculazioni. All’esterno dello stadio non c’è il cartello vendesi, ma siamo disponibili ad incontrare persone potenzialmente interessate”. Il presidente del Bari Luigi De Laurentiis nella conferenza stampa tenuta oggi è tornato a parlare dei possibili sviluppi societari allontanando l’ombra dello sceicco del Kuwait che sembrava interessato all’acquisto del club in estate: “Il documento che ci ha inviato non era concreto e non l’abbiamo ritenuto interessante per sederci al tavolo delle trattative. Lo sceicco ha il mio numero e io ho il suo qualora fossi interessato a investire in Kuwait, ma da quando ce li siamo scambiati non ho ricevuto neanche un messaggio e davanti a un documento poco concreto è inutile andare avanti. - prosegue De Laurentiis - Non ho lavorato qui 7 anni per lasciare la società al primo che capita. - continua De Laurentiis come riporta Pianetabari.com - Non c’è bisogno di mettere il cartello vendesi perché ci sediamo a parlare con chiunque, ma quando venderò il club lo farò alla migliore offerta possibile e a chi sarà in grado di portare più in alto possibile il Bari”.
Spazio poi all’attualità e al campionato in corso: “Con grande ambizione, anche rispetto agli investimenti, avevo dichiarato di poter puntare ai play off. Questo è un campionato molto complesso, con squadre con budget risicati che hanno battuto altre con budget molto importanti, e che sta diventando insostenibile visto che quest’anno avremo qualche milione in meno dalla Lega. Inoltre fra le prime nove in classifica ci sono club con proprietà straniere o che sono retrocesse e hanno fondi importanti per la categoria e questo rende il torneo ancora più competitivo”.
De Laurentiis poi parla del gruppo creato in estate, del lavoro del tecnico e di quello della dirigenza: “Sono contento del gruppo che si è costruito in estate, non era scontato, ieri mister Longo mi ha ricordato che a inizio agosto mi aveva detto di avere un gruppo di uomini dandomi un primo riscontro su questo. La scelta più importante fatta dalla dirigenza è stato l’aspetto umano. Quando passo del tempo con loro sento l’unità del gruppo, la voglia dei ragazzi di stare insieme e queste sono qualità importanti. Il merito di ciò va dato anche al mister e al direttore sportivo. - prosegue ancora il presidente – Siamo al terzo anno del progetto, anche quando arrivai qui dissi che saremmo arrivati in B in tre anni e poi ce ne abbiamo messi quattro, ma creiamo progettualità. Nel calcio è difficile centrare gli obiettivi che si mettono nel mirino, finora ci siamo riusciti partendo dalla Serie D e sfiorando la Serie A. Poi c’è stato anche un anno difficile, che ci ha segnato molto e forse ci è servito per ripartire. Quest'anno sono più contento e credo che se arriveremo ai play off potremmo giocarcela fino in fondo".
Il numero uno del Bari si sofferma poi anche sul rapporto con il Napoli con cui condivide la proprietà: “Paragonare le due piazze è impossibile. Il Napoli ha vinto lo Scudetto dopo venti anni di duro lavoro e investimenti costruiti nel tempo giocando in un campionato che ha introiti completamente diversi dalla Serie B. Oggi il Bari investe in maniera importante perdendo milioni ogni anno in un campionato che è completamente falsato e vede squadre che hanno investito tre volte in più rispetto a noi e ci sono dietro. I bilanci sono pubblici, anche quest’anno avremo 24 milioni di costi e saremo in perdita, ma stiamo facendo il massimo. Anche il Napoli dimostra che è possibile stare in Champions con monte ingaggi minori rispetto alle altre squadre. - conclude De Laurentiis – Se cambiasse la norma sulle multiproprietà per noi cambierebbe tanto, in questi anni si sono allargate a livello mondiale, basti pensare che i proprietari della Roma hanno comprato anche l’Everton e i due club un giorno potrebbero sfidarsi fra loro”.
Infine un pensiero sulle cessioni di Caprile e Cheddira al Napoli che tanto fecero discutere un anno fa: "Le plusvalenze che abbiamo ottenuto con le loro cessioni ci hanno permesso di pagare e sopravvivere, poi ho sentito un sacco di cazzate lo scorso anno. Che quei soldi erano stati spesi per prendere giocatori venduto dopo una settimana. Mi auguro che il rapporto con la piazza possa cambiare con i risultati sportivi, sono contento di essere riuscito a ricostruire un bel gruppo di persone che sanno lavorare bene.”
Spazio poi all’attualità e al campionato in corso: “Con grande ambizione, anche rispetto agli investimenti, avevo dichiarato di poter puntare ai play off. Questo è un campionato molto complesso, con squadre con budget risicati che hanno battuto altre con budget molto importanti, e che sta diventando insostenibile visto che quest’anno avremo qualche milione in meno dalla Lega. Inoltre fra le prime nove in classifica ci sono club con proprietà straniere o che sono retrocesse e hanno fondi importanti per la categoria e questo rende il torneo ancora più competitivo”.
De Laurentiis poi parla del gruppo creato in estate, del lavoro del tecnico e di quello della dirigenza: “Sono contento del gruppo che si è costruito in estate, non era scontato, ieri mister Longo mi ha ricordato che a inizio agosto mi aveva detto di avere un gruppo di uomini dandomi un primo riscontro su questo. La scelta più importante fatta dalla dirigenza è stato l’aspetto umano. Quando passo del tempo con loro sento l’unità del gruppo, la voglia dei ragazzi di stare insieme e queste sono qualità importanti. Il merito di ciò va dato anche al mister e al direttore sportivo. - prosegue ancora il presidente – Siamo al terzo anno del progetto, anche quando arrivai qui dissi che saremmo arrivati in B in tre anni e poi ce ne abbiamo messi quattro, ma creiamo progettualità. Nel calcio è difficile centrare gli obiettivi che si mettono nel mirino, finora ci siamo riusciti partendo dalla Serie D e sfiorando la Serie A. Poi c’è stato anche un anno difficile, che ci ha segnato molto e forse ci è servito per ripartire. Quest'anno sono più contento e credo che se arriveremo ai play off potremmo giocarcela fino in fondo".
Il numero uno del Bari si sofferma poi anche sul rapporto con il Napoli con cui condivide la proprietà: “Paragonare le due piazze è impossibile. Il Napoli ha vinto lo Scudetto dopo venti anni di duro lavoro e investimenti costruiti nel tempo giocando in un campionato che ha introiti completamente diversi dalla Serie B. Oggi il Bari investe in maniera importante perdendo milioni ogni anno in un campionato che è completamente falsato e vede squadre che hanno investito tre volte in più rispetto a noi e ci sono dietro. I bilanci sono pubblici, anche quest’anno avremo 24 milioni di costi e saremo in perdita, ma stiamo facendo il massimo. Anche il Napoli dimostra che è possibile stare in Champions con monte ingaggi minori rispetto alle altre squadre. - conclude De Laurentiis – Se cambiasse la norma sulle multiproprietà per noi cambierebbe tanto, in questi anni si sono allargate a livello mondiale, basti pensare che i proprietari della Roma hanno comprato anche l’Everton e i due club un giorno potrebbero sfidarsi fra loro”.
Infine un pensiero sulle cessioni di Caprile e Cheddira al Napoli che tanto fecero discutere un anno fa: "Le plusvalenze che abbiamo ottenuto con le loro cessioni ci hanno permesso di pagare e sopravvivere, poi ho sentito un sacco di cazzate lo scorso anno. Che quei soldi erano stati spesi per prendere giocatori venduto dopo una settimana. Mi auguro che il rapporto con la piazza possa cambiare con i risultati sportivi, sono contento di essere riuscito a ricostruire un bel gruppo di persone che sanno lavorare bene.”
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