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Gilardino senza parole, Vlahovic troppe parole
“Stiamo rivedendo un po' la luce, abbiamo fatto 4 punti nelle ultime 2 partite prima della sosta. Abbiamo la necessità e il pensiero di poter recuperare quanti più giocatori, così avendo più giocatori disponibili il lavoro mio e dello staff può essere facilitato”. Parole di Gilardino rilasciate a Sport Mediaset qualche ora prima di sapere che non avrebbe più guidato il Genoa. Puntata di Scherzi a parte? No, la glaciale realtà di un calcio che sembra non rispettare più alcuna regola o tradizione. La proprietà americana del Grifone ha deciso di sbarazzarsi di un allenatore che in 79 partite alla guida dei rossoblù ha conquistato 119 punti. Per prendere Klopp? No, Vieira. Battute a parte, la dirigenza rossoblù ha pensato che per dare la giusta scossa servisse l’ex allenatore di Nizza, Crystal Palace e Strasburgo. Nulla contro Vieira che, tra l’altro, ho intervistato al Golden Foot qualche anno fa (nell’intervista mi raccontava della sua grande voglia di allenare in Serie A), ma il ribaltone sembra tanto esagerato quanto forzato. Gilardino è rispettato dalla squadra, dai tifosi e, meglio ricordarlo, stava creando un nuovo gruppo dopo aver perso gente come Retegui e Gudmundsson. Forse c’è una maledizione sui Campioni del Mondo del 2006. Gattuso, Grosso, Pirlo, Inzaghi (Pippo), Cannavaro, Oddo, De Rossi, Gilardino… Anche quando fanno bene, non riescono a mantenere la propria panchina.
Comunque sia, fatico a capire questo nuovo modo di ragionare. Vero, ormai il calcio è cambiato e le proprietà straniere si basano su nuovi algoritmi ma, in alcuni casi, il caro vecchio buonsenso dovrebbe prevalere su tutto e tutti. Nel caso di Gilardino, sembra proprio che abbia prevalso altro…
Se Gilardino è stato allontanato, Vlahovic sta per essere isolato. Da sempre, quando un giocatore va in ritiro con la propria nazionale, si sente libero di potersi esprimere come meglio crede. Il club non ha un grande controllo sul proprio tesserato. Capita, quindi, che qualcuno faccia dichiarazioni, diciamo così, “fuori luogo”. Bene, quelle di Vlahovic rimbalzate dalla Serbia sono state decisamente “fuori luogo”. Le ho lette più volte (attenzione, poi bisognerebbe anche valutare il contesto)… “Il CT Stojkovic non mi dà tanti compiti difensivi e in questo modo sono più lucido. Se corro tanto, poi non arrivo fresco sotto porta…”. Ok, ci può stare. A livello tecnico/tattico è un pensiero più che rispettabile ma, quando sei l’attaccante della Juventus, non puoi dire certe frasi senza mettere in conto le inevitabili conseguenze. Se sei il più pagato della Serie A, non puoi sottovalutare il peso di ogni tua parola. Se sei Vlahovic, devi essere perfetto, sia in campo che fuori. E, in questo caso, Vlahovic non è stato perfetto. Così facendo, con uno come Thiago Motta al comando, rischi uno scontro che non puoi vincere… Come dovrebbe sentirsi l’allenatore bianconero dopo tali dichiarazioni? Fossi in Thiago Motta, punterei a trovare una soluzione ma non per evitare che Vlahovic sia troppo stanco in campo ma per sostituirlo direttamente. Sto esagerando ma, indubbiamente, Vlahovic è stato piuttosto ingenuo. A volte sarebbe consigliabile rispondere con le solite frase fatte e parlare seriamente solo a quattr’occhi con il proprio allenatore di club, quello per cui dovresti correre senza mai fiatare…
Comunque sia, fatico a capire questo nuovo modo di ragionare. Vero, ormai il calcio è cambiato e le proprietà straniere si basano su nuovi algoritmi ma, in alcuni casi, il caro vecchio buonsenso dovrebbe prevalere su tutto e tutti. Nel caso di Gilardino, sembra proprio che abbia prevalso altro…
Se Gilardino è stato allontanato, Vlahovic sta per essere isolato. Da sempre, quando un giocatore va in ritiro con la propria nazionale, si sente libero di potersi esprimere come meglio crede. Il club non ha un grande controllo sul proprio tesserato. Capita, quindi, che qualcuno faccia dichiarazioni, diciamo così, “fuori luogo”. Bene, quelle di Vlahovic rimbalzate dalla Serbia sono state decisamente “fuori luogo”. Le ho lette più volte (attenzione, poi bisognerebbe anche valutare il contesto)… “Il CT Stojkovic non mi dà tanti compiti difensivi e in questo modo sono più lucido. Se corro tanto, poi non arrivo fresco sotto porta…”. Ok, ci può stare. A livello tecnico/tattico è un pensiero più che rispettabile ma, quando sei l’attaccante della Juventus, non puoi dire certe frasi senza mettere in conto le inevitabili conseguenze. Se sei il più pagato della Serie A, non puoi sottovalutare il peso di ogni tua parola. Se sei Vlahovic, devi essere perfetto, sia in campo che fuori. E, in questo caso, Vlahovic non è stato perfetto. Così facendo, con uno come Thiago Motta al comando, rischi uno scontro che non puoi vincere… Come dovrebbe sentirsi l’allenatore bianconero dopo tali dichiarazioni? Fossi in Thiago Motta, punterei a trovare una soluzione ma non per evitare che Vlahovic sia troppo stanco in campo ma per sostituirlo direttamente. Sto esagerando ma, indubbiamente, Vlahovic è stato piuttosto ingenuo. A volte sarebbe consigliabile rispondere con le solite frase fatte e parlare seriamente solo a quattr’occhi con il proprio allenatore di club, quello per cui dovresti correre senza mai fiatare…
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