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Napoli, Ngonge: "La pressione mi carica. Non cambierei con altri il mio modo di giocare"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 17:00Serie A
di Raimondo De Magistris

Napoli, Ngonge: "La pressione mi carica. Non cambierei con altri il mio modo di giocare"

L'attaccante del Napoli Cyril Ngonge ha rilasciato una intervista ai microfoni di 'Radio CRC' per parlare della sua avventura partenopea. Arrivato lo scorso gennaio dall'Hellas Verona, il calciatore belga è fin qui un calciatore che Conte preferisce utilizzare a partita in corso: "A Napoli mi sono trovato subito bene. Arrivare in un club così importante ha significato tanto per la mia carriera. Non sono uno a cui dà fastidio la pressione, anzi, mi dà la carica. Una pressione positiva si ha sempre nel calcio professionale e per me non è mai stato un problema".

Cosa ti dice mister Conte?
"Di aiutare nella fase difensiva. È importante che anche noi facciamo il sacrificio di aiutare la squadra in fase di non possesso e dopo, quando abbiamo la palla, di essere incisivi nell'ultima parte del campo nell'uno contro uno e fare la differenza. Queste sono le indicazioni più importanti che ci dà il mister. Ogni calciatore ha le sue qualità e i suoi difetti, ogni calciatore è unico. Io non penso che cambierei il mio modo di giocare. Politano e Neres sono forti con le loro qualità ed io con le mie. Lukaku? E' un calciatore che ha grande personalità e quando vedi la sua carriera provi rispetto per lui. Come calciatore e come persona ha un grande peso ed è un fratello per tanti. Per me ancora di più, perché lo conosco da quando ero piccolo. È importante avere una persona come lui nello spogliatoio".


Quali sono i movimenti più importanti su cui lavorate in fase offensiva?
"Le giocate che facciamo in allenamento e che memorizziamo ogni settimana con il mister. Le prepariamo ogni giorno e le conosciamo bene quindi cerchiamo di metterle in atto in partita. Il movimento tra di noi è una cosa molto importante: ci alleniamo molto su questo. Per il mister l'uno contro uno è molto importante ed anche nel mio gioco, è tra le mie qualità. Non mi alleno tanto sull'uno contro uno, è più una cosa istintiva, ma il mister me lo chiede negli allenamenti. Troppi falli subiti? Le decisioni degli arbitri non mi interessano, io faccio la mia partita e se fanno interventi sbagliati lo vediamo dopo".