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I centravanti che voleva Spalletti, l'effetto Conte, la scommessa Reale del Como: chi sono finora i 7 migliori acquisti dell'estate. E cinque flop
Nato a Napoli il 10/03/88, laureato in Filosofia e Politica presso l'Università Orientale di Napoli. Lavora per TMW dal 2008, è stato vicedirettore per 10 anni. Inviato al seguito della Nazionale
Il giudizio è parziale, certo. Alla sosta di ottobre non potrebbe essere altrimenti e la premessa è che c'è ancora tutto il tempo per rimediare. Ma dopo sette partite di campionato e qualcuna in più per chi gioca le coppe il buongiorno è già il passato. La stagione alla seconda sosta per le gare delle Nazionali ha già acceso i suoi motori e tra le quasi 750 operazioni definite questa estate dai club di Serie A c'è già qualcuna che profuma di grande affare. Ma anche qualcun'altra che inizia a puzzare di bruciato.
I SETTE MIGLIORI AFFARI...
Settimo posto - Nuno Tavares (Lazio) - Per alcuni è Rocketman, da altri è già stato ribattezzato TAV, un treno ad alta velocità a tinte biancoceleste che in cinque partite ha promosso coi suoi assist altrettanti gol. L'ultima stagione da meteora al Nottingham Forest è servita alla Lazio per strapparlo all'Arsenal a una cifra e con una formula che dopo questo avvio di stagione sembrano la cornice di una eccellente operazione: prestito con diritto di riscatto a circa sette milioni di euro che può diventare obbligo al verificarsi di determinate condizioni.
Sesto posto - Michele Di Gregorio (Juventus) - Non era facile sostituire un'icona come Szczesny, né arrivare dal Monza e dimostrarsi subito un giocatore da Juventus. Ci sta riuscendo alla grande, dando sicurezza a un reparto che con l'arrivo di Thiago Motta ha voltato pagina. Ha incassato il primo gol in campionato solo domenica, alla settima giornata, direttamente dagli undici metri. Pagato 18 milioni di euro, ha coronato lo splendido avvio di stagione con la convocazione in Nazionale.
Quinto posto - Moise Kean (Fiorentina) - Al posto giusto al momento giusto. Senza la fretta di dover dimostrare in pochi minuti il suo valore, con la certezza di una squadra che gioca per i suoi gol. Moise Kean (pagato 13 milioni più 5 di bonus) sembra finalmente aver trovato ciò che cercava da tempo: il club giusto per affermare qualità importanti che ora, finalmente, non sono più solo potenziali. Un centravanti con scocca e motore per dirla alla Spalletti che lo convocava quando non giocava alla Juventus e quindi figurarsi adesso...
A questo giro è stato costretto ad alzare bandiera bianca causa lombalgia, ma la Nazionale è sua se va avanti così. Con un atteggiamento e una maturità che non aveva mai avuto prima (non solo per colpe sue).
Quarto posto - Scott McTominay (Napoli) - Decidere di lasciare il posto da titolare Manchester United per rimettersi in discussione al Napoli è scelta più unica che rara. Eppure il centrocampista scozzese appena s'è aperto questo spiraglio non ha mai esitato: è l'effetto Conte, ma anche la voglia del calciatore nato e cresciuto con la maglia dei red devils di misurarsi con un'altra realtà. Meno comoda, più performante. "Determinante la passione dei tifosi", ha dichiarato in una recente intervista. Alle falde del Vesuvio è già un idolo, 30 milioni di euro spesi per voltare pagina dopo l'addio di Zielinski e mettere a disposizione dell'allenatore un calciatore che in Serie A non ha eguali per capacità di incidere in tutte le fasi di gioco.
Terzo posto - Nico Paz (Como) - Vent'anni compiuti lo scorso 8 settembre, un talento da predestinato. Il palo dello stadio Maradona ancora trema dopo il suo sinistro da quasi trenta metri di venerdì scorso. Ha talento e visione di gioco, rapidità e un mancino fatato: ha tutto, davvero tutto, per diventare una stella del calcio mondiale in pochi anni. Il Como l'ha acquistato per sei milioni di euro, ma il Real Madrid - club in cui è nato e cresciuto - ha inserito nell'accordo una clausola di recompra.
Secondo posto - Romelu Lukaku (Napoli) - Trentuno anni, un cartellino tanto oneroso e una richiesta di 7-8 milioni di euro di stipendio. Senza Antonio Conte nessun club italiano di questi tempi avrebbe messo in piedi l'operazione Lukaku. Ma Antonio Conte è anche questo, un allenatore che sa far valere le sue ragioni anche quando ci sono da imbastire operazioni molto costose. Come al solito sta avendo ragione lui: quei 30 milioni spesi per acquistare il cartellino di Lukaku hanno dato tutt'altra fisionomia a un Napoli nuovamente competitivo dopo una stagione sciagurata. In sei partite già tre gol e cinque assist: impatto devastante.
Primo posto Mateo Retegui (Atalanta) - In campionato viaggia con una media di un gol ogni 67 minuti, in sette partite ha già realizzato le stesse reti segnate nella scorsa Serie A con la maglia del Genoa. Mateo Retegui in estate non poteva fare scelta migliore e l'Atalanta non poteva sostituire meglio l'infortunato Scamacca. Una spesa di circa 15 milioni di euro per un connubio perfetto grazie alla regia di Gasperini, tecnico generazionale che ancora una volta sta trasformando un buon giocatore in un calciatore eccellente. Ringrazia anche Spalletti: dopo tanti anni con lui e con Kean quello del centravanti potrebbe non essere più un problema.
... E CINQUE FLOP
Douglas Luiz, solo pasticci
Come per i migliori acquisti, anche in questo caso il giudizio non può che essere parziale. Però anche solo immaginarlo un inizio peggiore di Douglas Luiz era complicato: 28 milioni di euro più i cartellini di Samuel Iling-Junior ed Enzo Barrenechea per un calciatore che non solo non riesce a imporsi come titolare, ma quando entra fa danni: due pasticci in pochi giorni e due rigori consegnati agli avversari.
Il Flaco è spento. Dov'è finito il pupillo di Palladino?
A Firenze non brilla la stella del Flaco Colpani: tra i migliori del Monza di Raffaele Palladino, è stato la prima richiesta del tecnico di Mugnano di Napoli una volta sbarcato a Firenze. La fiducia non manca ma non brilla. Finora è una presenza steccata dopo l'altra per un calciatore acquistato con la formula del prestito oneroso (quattro milioni di euro) con diritto di riscatto fissato a dodici.
Soulè per Juric è un equivoco totale
Sbarcato a Roma come il nuovo Dybala, Matias Soulè sta pagando il peso di aspettative troppo alte. Il peso di un'attesa che per Juric è figlia di un equivoco totale visto che l'argentino di Mar del Plata è reduce da una sola stagione in Serie A. Rispetto a Frosinone ha perso brillantezza, soprattutto serenità. Il ragazzo si farà, ma intanto per ora è solo una copia sbiadita della Joya. La speranza è che non si trasformi in un nuovo Iturbe: per strapparlo alla Juventus sono serviti 25.6 milioni di euro più bonus.
Emerson Royal, per ora né carne né pesce
Attacca male, difende peggio. Il laterale brasiliano trattato per mesi questa estate e poi acquistato dal Tottenham per 15 milioni di euro più tre di bonus non sta convincendo nessuno. Indisciplinato, impreciso, troppo spesso fuori posizione.
Thijs Dallinga e il rimpianto Zirkzee
Non è facile sostituire Joshua Zirkzee, tutt'altro. Ma il centravanti di Groningen prelevato dal Tolosa per 15 milioni di euro più bonus non sta facendo nulla per smorzare i rimpianti. Siamo ancora in pieno ambientamento e la speranza per i tifosi del Bologna è che questa fase prima o poi finirà. Nel frattempo, Castro s'è già preso la maglia da titolare.
I SETTE MIGLIORI AFFARI...
Settimo posto - Nuno Tavares (Lazio) - Per alcuni è Rocketman, da altri è già stato ribattezzato TAV, un treno ad alta velocità a tinte biancoceleste che in cinque partite ha promosso coi suoi assist altrettanti gol. L'ultima stagione da meteora al Nottingham Forest è servita alla Lazio per strapparlo all'Arsenal a una cifra e con una formula che dopo questo avvio di stagione sembrano la cornice di una eccellente operazione: prestito con diritto di riscatto a circa sette milioni di euro che può diventare obbligo al verificarsi di determinate condizioni.
Sesto posto - Michele Di Gregorio (Juventus) - Non era facile sostituire un'icona come Szczesny, né arrivare dal Monza e dimostrarsi subito un giocatore da Juventus. Ci sta riuscendo alla grande, dando sicurezza a un reparto che con l'arrivo di Thiago Motta ha voltato pagina. Ha incassato il primo gol in campionato solo domenica, alla settima giornata, direttamente dagli undici metri. Pagato 18 milioni di euro, ha coronato lo splendido avvio di stagione con la convocazione in Nazionale.
Quinto posto - Moise Kean (Fiorentina) - Al posto giusto al momento giusto. Senza la fretta di dover dimostrare in pochi minuti il suo valore, con la certezza di una squadra che gioca per i suoi gol. Moise Kean (pagato 13 milioni più 5 di bonus) sembra finalmente aver trovato ciò che cercava da tempo: il club giusto per affermare qualità importanti che ora, finalmente, non sono più solo potenziali. Un centravanti con scocca e motore per dirla alla Spalletti che lo convocava quando non giocava alla Juventus e quindi figurarsi adesso...
A questo giro è stato costretto ad alzare bandiera bianca causa lombalgia, ma la Nazionale è sua se va avanti così. Con un atteggiamento e una maturità che non aveva mai avuto prima (non solo per colpe sue).
Quarto posto - Scott McTominay (Napoli) - Decidere di lasciare il posto da titolare Manchester United per rimettersi in discussione al Napoli è scelta più unica che rara. Eppure il centrocampista scozzese appena s'è aperto questo spiraglio non ha mai esitato: è l'effetto Conte, ma anche la voglia del calciatore nato e cresciuto con la maglia dei red devils di misurarsi con un'altra realtà. Meno comoda, più performante. "Determinante la passione dei tifosi", ha dichiarato in una recente intervista. Alle falde del Vesuvio è già un idolo, 30 milioni di euro spesi per voltare pagina dopo l'addio di Zielinski e mettere a disposizione dell'allenatore un calciatore che in Serie A non ha eguali per capacità di incidere in tutte le fasi di gioco.
Terzo posto - Nico Paz (Como) - Vent'anni compiuti lo scorso 8 settembre, un talento da predestinato. Il palo dello stadio Maradona ancora trema dopo il suo sinistro da quasi trenta metri di venerdì scorso. Ha talento e visione di gioco, rapidità e un mancino fatato: ha tutto, davvero tutto, per diventare una stella del calcio mondiale in pochi anni. Il Como l'ha acquistato per sei milioni di euro, ma il Real Madrid - club in cui è nato e cresciuto - ha inserito nell'accordo una clausola di recompra.
Secondo posto - Romelu Lukaku (Napoli) - Trentuno anni, un cartellino tanto oneroso e una richiesta di 7-8 milioni di euro di stipendio. Senza Antonio Conte nessun club italiano di questi tempi avrebbe messo in piedi l'operazione Lukaku. Ma Antonio Conte è anche questo, un allenatore che sa far valere le sue ragioni anche quando ci sono da imbastire operazioni molto costose. Come al solito sta avendo ragione lui: quei 30 milioni spesi per acquistare il cartellino di Lukaku hanno dato tutt'altra fisionomia a un Napoli nuovamente competitivo dopo una stagione sciagurata. In sei partite già tre gol e cinque assist: impatto devastante.
Primo posto Mateo Retegui (Atalanta) - In campionato viaggia con una media di un gol ogni 67 minuti, in sette partite ha già realizzato le stesse reti segnate nella scorsa Serie A con la maglia del Genoa. Mateo Retegui in estate non poteva fare scelta migliore e l'Atalanta non poteva sostituire meglio l'infortunato Scamacca. Una spesa di circa 15 milioni di euro per un connubio perfetto grazie alla regia di Gasperini, tecnico generazionale che ancora una volta sta trasformando un buon giocatore in un calciatore eccellente. Ringrazia anche Spalletti: dopo tanti anni con lui e con Kean quello del centravanti potrebbe non essere più un problema.
... E CINQUE FLOP
Douglas Luiz, solo pasticci
Come per i migliori acquisti, anche in questo caso il giudizio non può che essere parziale. Però anche solo immaginarlo un inizio peggiore di Douglas Luiz era complicato: 28 milioni di euro più i cartellini di Samuel Iling-Junior ed Enzo Barrenechea per un calciatore che non solo non riesce a imporsi come titolare, ma quando entra fa danni: due pasticci in pochi giorni e due rigori consegnati agli avversari.
Il Flaco è spento. Dov'è finito il pupillo di Palladino?
A Firenze non brilla la stella del Flaco Colpani: tra i migliori del Monza di Raffaele Palladino, è stato la prima richiesta del tecnico di Mugnano di Napoli una volta sbarcato a Firenze. La fiducia non manca ma non brilla. Finora è una presenza steccata dopo l'altra per un calciatore acquistato con la formula del prestito oneroso (quattro milioni di euro) con diritto di riscatto fissato a dodici.
Soulè per Juric è un equivoco totale
Sbarcato a Roma come il nuovo Dybala, Matias Soulè sta pagando il peso di aspettative troppo alte. Il peso di un'attesa che per Juric è figlia di un equivoco totale visto che l'argentino di Mar del Plata è reduce da una sola stagione in Serie A. Rispetto a Frosinone ha perso brillantezza, soprattutto serenità. Il ragazzo si farà, ma intanto per ora è solo una copia sbiadita della Joya. La speranza è che non si trasformi in un nuovo Iturbe: per strapparlo alla Juventus sono serviti 25.6 milioni di euro più bonus.
Emerson Royal, per ora né carne né pesce
Attacca male, difende peggio. Il laterale brasiliano trattato per mesi questa estate e poi acquistato dal Tottenham per 15 milioni di euro più tre di bonus non sta convincendo nessuno. Indisciplinato, impreciso, troppo spesso fuori posizione.
Thijs Dallinga e il rimpianto Zirkzee
Non è facile sostituire Joshua Zirkzee, tutt'altro. Ma il centravanti di Groningen prelevato dal Tolosa per 15 milioni di euro più bonus non sta facendo nulla per smorzare i rimpianti. Siamo ancora in pieno ambientamento e la speranza per i tifosi del Bologna è che questa fase prima o poi finirà. Nel frattempo, Castro s'è già preso la maglia da titolare.
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