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Infantino: "La FIFA lavora per garantire che il benessere dei giocatori resti una priorità"
Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha sottolineato che l'organizzazione continua a lavorare per il benessere dei calciatori, dopo aver incontrato a Miami David Aganzo, presidente dell'Associazione dei Calciatori Spagnoli (AFE).
"La FIFA continua a collaborare con gli organismi dei calciatori per garantire che il benessere delle giocatrici e dei giocatori resti una priorità, e spero di continuare a collaborare con David e con tutti coloro che lavorano nell'AFE per raggiungere questo obiettivo", ha dichiarato Infantino sui suoi social media.
Questo venerdì la FIFA ha annunciato di aver avviato un processo di discussione globale per aggiornare l'articolo 17 del suo Regolamento sullo Status e il Trasferimento dei Calciatori e ha creato una piattaforma per raccogliere le opinioni delle parti interessate fino al prossimo 15 novembre.
Con l'intenzione di avviare un dialogo aperto e internazionale sul sistema dei trasferimenti, la FIFA ha invitato come primo passo i principali gruppi di interesse – tra cui rappresentanti dell'Associazione dei Club Europei, FIFPRO e la World Leagues Forum – per analizzare le possibili conseguenze della decisione della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) nel caso Diarra.
Inoltre, la FIFA ha creato una piattaforma che permetterà a tutte le parti interessate di presentare le proprie osservazioni (sia a titolo personale che collettivo) entro il 15 novembre, come parte del processo consultivo.
La FIFA ha adottato questa iniziativa dopo che la Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) ha stabilito, lo scorso 4 ottobre, che alcune delle sue norme in materia di trasferimento dei calciatori violano il diritto europeo, poiché ostacolano la libera circolazione e limitano la concorrenza tra i club, senza essere indispensabili o necessarie.
La CGUE si è riferita in particolare al pagamento di un'indennità da parte del nuovo club di un calciatore, nel caso in cui sia stato rescisso unilateralmente il suo precedente contratto, nonché all'imposizione di sanzioni per il mancato rispetto di tale disposizione e alla possibilità che le federazioni rifiutino il certificato di trasferimento durante la disputa legale.
La sentenza riguardava il caso del francese Lassana Diarra, ex calciatore di Chelsea, Arsenal, Real Madrid e Paris Saint-Germain, tra gli altri, che ha contestato alcune delle normative applicabili alle relazioni contrattuali tra giocatori e club, stabilite dal Regolamento sullo Status e il Trasferimento dei Calciatori (RETJ) della FIFA.
Il caso è stato sottoposto alla CGUE da un tribunale belga, dopo aver attraversato varie istanze giudiziarie. La Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA aveva dato ragione al club russo Lokomotiv, che reclamava 10 milioni di euro come indennizzo a Diarra e al club belga Charleroi, con cui l’ex calciatore avrebbe dovuto firmare.
"La FIFA continua a collaborare con gli organismi dei calciatori per garantire che il benessere delle giocatrici e dei giocatori resti una priorità, e spero di continuare a collaborare con David e con tutti coloro che lavorano nell'AFE per raggiungere questo obiettivo", ha dichiarato Infantino sui suoi social media.
Questo venerdì la FIFA ha annunciato di aver avviato un processo di discussione globale per aggiornare l'articolo 17 del suo Regolamento sullo Status e il Trasferimento dei Calciatori e ha creato una piattaforma per raccogliere le opinioni delle parti interessate fino al prossimo 15 novembre.
Con l'intenzione di avviare un dialogo aperto e internazionale sul sistema dei trasferimenti, la FIFA ha invitato come primo passo i principali gruppi di interesse – tra cui rappresentanti dell'Associazione dei Club Europei, FIFPRO e la World Leagues Forum – per analizzare le possibili conseguenze della decisione della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) nel caso Diarra.
Inoltre, la FIFA ha creato una piattaforma che permetterà a tutte le parti interessate di presentare le proprie osservazioni (sia a titolo personale che collettivo) entro il 15 novembre, come parte del processo consultivo.
La FIFA ha adottato questa iniziativa dopo che la Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) ha stabilito, lo scorso 4 ottobre, che alcune delle sue norme in materia di trasferimento dei calciatori violano il diritto europeo, poiché ostacolano la libera circolazione e limitano la concorrenza tra i club, senza essere indispensabili o necessarie.
La CGUE si è riferita in particolare al pagamento di un'indennità da parte del nuovo club di un calciatore, nel caso in cui sia stato rescisso unilateralmente il suo precedente contratto, nonché all'imposizione di sanzioni per il mancato rispetto di tale disposizione e alla possibilità che le federazioni rifiutino il certificato di trasferimento durante la disputa legale.
La sentenza riguardava il caso del francese Lassana Diarra, ex calciatore di Chelsea, Arsenal, Real Madrid e Paris Saint-Germain, tra gli altri, che ha contestato alcune delle normative applicabili alle relazioni contrattuali tra giocatori e club, stabilite dal Regolamento sullo Status e il Trasferimento dei Calciatori (RETJ) della FIFA.
Il caso è stato sottoposto alla CGUE da un tribunale belga, dopo aver attraversato varie istanze giudiziarie. La Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA aveva dato ragione al club russo Lokomotiv, che reclamava 10 milioni di euro come indennizzo a Diarra e al club belga Charleroi, con cui l’ex calciatore avrebbe dovuto firmare.
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